PADOVA - «Padova è la madre di tutte le battaglie perché Padova per me rappresenta il vero capoluogo dove questa battaglia della politica, delle idee, della buona amministrazione si è concretizzata con la vittoria di Massimo Bitonci».
Così il presidente del Veneto Luca Zaia sulla vittoria del suo collega di partito ed ex sindaco di Cittadella (Padova) al ballottaggio con Ivo Rossi (Pd), sindaco reggente per circa un anno. Per Zaia è «una grande vittoria, un grande merito che ha avuto Bitonci il quale ci ha creduto sin dall'inizio, determinato. La vittoria della sua squadra ha fatto realizzare un sogno. Questa - ha detto Zaia - è la dimostrazione che vinciamo sul territorio, perché quando la politica si fa reale, si fa territoriale noi vinciamo».
Secondo Zaia la chiave di questo successo è quella «di aver parlato chiaro ai cittadini, con umanità, con spontaneità, fuori dalle beghe di partito, dai discorsi del politichese e parlando dei problemi reali di Padova. Penso - ha aggiunto - che già nella sua rappresentazione il sindaco Bitonci abbia dato il suo biglietto da visita. Ora si inizia a fare pulizia ed è questo che i padovani si aspettano».
Zaia ha ribadito che ha vinto «una persona che ha una vita amministrativa specchiata, il candidato migliore che i padovani potessero avere, ma dovranno solo attendere, un pò di pazienza, e vedranno qual è lo stile che Bitonci saprà portare a Padova. Oggi - ha concluso - è una pagina da scrivere sugli Annali».
«È un grande sindaco Bitonci - ha spiegato Zaia - che ha realizzato un sogno di tutti i veneti di espugnare la roccaforte di sinistra e di dimostrare ai
padovani cos'è la buona amministrazione».
Bitonci ha rilevato che Maurizio Saia, candidato a sindaco nella prima tornata del 25 maggio, «sarà sicuramente in giunta perché ho scelto i migliori e la nostra è stata una convergenza naturale sul tema della sicurezza».
«Con il sindaco - ha aggiunto il governatore - ragioneremo anche del nuovo ospedale di Padova e devo anche dire che alla luce delle recenti notizie apprese è il caso di guardare veramente a fondo anche perché ho saputo che molta gente cenava a nostra insaputa, gente che evidentemente aveva tempo da perdere invece di amministrare bene».
Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 11:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA Così il presidente del Veneto Luca Zaia sulla vittoria del suo collega di partito ed ex sindaco di Cittadella (Padova) al ballottaggio con Ivo Rossi (Pd), sindaco reggente per circa un anno. Per Zaia è «una grande vittoria, un grande merito che ha avuto Bitonci il quale ci ha creduto sin dall'inizio, determinato. La vittoria della sua squadra ha fatto realizzare un sogno. Questa - ha detto Zaia - è la dimostrazione che vinciamo sul territorio, perché quando la politica si fa reale, si fa territoriale noi vinciamo».
Secondo Zaia la chiave di questo successo è quella «di aver parlato chiaro ai cittadini, con umanità, con spontaneità, fuori dalle beghe di partito, dai discorsi del politichese e parlando dei problemi reali di Padova. Penso - ha aggiunto - che già nella sua rappresentazione il sindaco Bitonci abbia dato il suo biglietto da visita. Ora si inizia a fare pulizia ed è questo che i padovani si aspettano».
Zaia ha ribadito che ha vinto «una persona che ha una vita amministrativa specchiata, il candidato migliore che i padovani potessero avere, ma dovranno solo attendere, un pò di pazienza, e vedranno qual è lo stile che Bitonci saprà portare a Padova. Oggi - ha concluso - è una pagina da scrivere sugli Annali».
«È un grande sindaco Bitonci - ha spiegato Zaia - che ha realizzato un sogno di tutti i veneti di espugnare la roccaforte di sinistra e di dimostrare ai
padovani cos'è la buona amministrazione».
Bitonci ha rilevato che Maurizio Saia, candidato a sindaco nella prima tornata del 25 maggio, «sarà sicuramente in giunta perché ho scelto i migliori e la nostra è stata una convergenza naturale sul tema della sicurezza».
«Con il sindaco - ha aggiunto il governatore - ragioneremo anche del nuovo ospedale di Padova e devo anche dire che alla luce delle recenti notizie apprese è il caso di guardare veramente a fondo anche perché ho saputo che molta gente cenava a nostra insaputa, gente che evidentemente aveva tempo da perdere invece di amministrare bene».
