PADOVA - Cinque anni e dieci mesi di reclusione con lo "sconto" del rito abbreviato. Un cinquantenne residente nell’Alta Padovana è stato giudicato responsabile di violenza sessuale sulla figlia 12enne della sua convivente. Era stata la madre della bambina con un registratore a scoprire le violenze sessuali sulla figlia. Il convivente, un italiano, a tavola e guardando la televisione, non lesinava apprezzamenti e gesti d’affetto nei confronti della dodicenne. Quei gesti avevano insospettito la donna, che aveva nascosto tra i cuscini del divano un registratore acceso. Nel registratore c’erano mugolii di piacere e sospiri ansimanti dell’uomo. La donna è andata far sentire la registrazione agli investigatori della Squadra mobile e a denunciato l’uomo che viveva con lei. Agli psicologi in Questura la ragazzina aveva raccontato quel pomeriggio era stata costretta dal patrigno a subire un rapporto orale.
Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 09:21
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