Scontro a basket, perde un testicolo
chiede 25mila euro: colpa dei medici

Giovedì 15 Gennaio 2015
Scontro a basket, perde un testicolo chiede 25mila euro: colpa dei medici
9
ESTE - Il processo è ormai alle battute finali. Ma non si arriverà alla sentenza. Il legale di parte civile, l’avvocato Rodolfo Romito, ha comunicato al giudice Daniele Marchiori che sono state perfezionate le procedure risarcitorie.

Le richieste della vittima, un ragazzo all’epoca sedicenne, rimasto senza un testicolo a seguito di un intervento chirurgico, saranno finalmente soddisfatte. La compagnia assicuratrice dell’Ulss 17 verserà un risarcimento di circa 25mila euro.

Il giudice ha quindi concesso un breve rinvio in maniera da perfezionare la remissione della querela. Sul banco degli imputati, con l’accusa di concorso in lesioni colpose, vi sono il dottor Luca Pizzol, medico urologo dell’ospedale di Monselice, assistito dagli avvocati Montagna e Manfredini, e il dottor Giuseppe Mostaccio, in servizio all’unità operativa di urologia dell’ospedale di Este, difeso dall’avvocato Biasia. Alla vittima, un sedicenne di Stanghella, era stato diagnosticato un infarto emorragico del testicolo destro.

Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Sergio Dini, sarebbero stati i due medici a provocare il danno al paziente che si era ferito giocando a basket. La loro negligenza e imperizia aveva fatto finire in sala operatoria un ragazzo che dovrà fare i conti per tutta la vita con una grave invalidità. Il fatto risale al 14 novembre 2008.

Il ragazzo era stato portato in ospedale dopo un infortunio. Davanti ai referti radiologici il dottor Pizzol avrebbe valutato «non urgente e dunque differibile la consulenza specialistica ed ogni altro intervento sul paziente».

Quanto al dottor Mostaccio per la pubblica accusa «non aveva valutato la situazione sanitaria del paziente e disponeva soltanto un ulteriore controllo ecografico nei giorni successivi. Nonostante che un collega del presidio ospedaliero di Este avesse chiesto una visita urologica urgente, di nuovo la rinviava a successiva ulteriore ecografia di controllo senza assumere alcuna iniziativa terapeutica».

Dalle condotte omissive e inadeguati dei due medici era derivato «un infarto emorragico del testicolo sinistro che rendeva necessaria l’asportazione chirurgica dello stesso in data 21 novembre 2008 con il conseguente indebolimento permanente dell’apparato estetico e di quello riproduttivo".
Ultimo aggiornamento: 16:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci