Lei era depressa: temeva di avere un tumore, di fare la stessa fine della mamma, morta dodici anni fa.
Quanto ne avessero parlato nessuno lo saprà mai. Di sicuro Tiziano Gallo, 63 anni, ex assicuratore, si è sentito morire nel cuore e dopo una notte insonne ieri mattina si è alzato, ha scritto il biglietto d’addio ("Fateci bruciare e metteteci con Maria"), ha preso dal cassetto la sua pistola, si è avvicinato al letto della figlia Alessia, 33 anni, cameriera della birreria Kofler, l’ha guardata per un’ultima volta e le ha sparato in testa. Poi si è seduto ai piedi del letto, ha appoggiato la canna della pistola alla tempia destra e ha fatto fuoco.
A scoprire la tragedia è stato un cugino che non sentendo nessuno dei due, ieri nel tardo pomeriggio si è recato nella casa a San Giorgio delle Pertiche.