Sequestrato, picchiato e rapinato
«Coltello alla gola per il bancomat»

Lunedì 10 Agosto 2015 di Donatella Vetuli
La vittima, Gabriele Lollo
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PADOVA - Sequestrato da un gruppo di malviventi, picchiato e rapinato davanti al bancomat. Una brutta avventura che è durata ore e che ha dell’incredibile. Ma è quanto rivela Gabriele Lollo, 63 anni, di Padova, pensionato dopo una vita passata alle fonderie, residente alla Guizza. «Sono ancora sotto choc - diceva ieri, - ma poteva andare peggio, ne sono uscito».











Accade sabato, alle 10. Lollo esce in auto per la spesa. Si ferma con la sua Mazda allo stop di via Dell’Orna. «In quel momento si sono avvicinati tre uomini, giovani, forse dell’Est. Uno di loro mi ha chiesto informazioni». Ma mentre Lollo si affaccia al finestrino ecco uno del gruppo aprire velocemente l’altra portiera e sedersi al suo fianco. «Mi ha minacciato con un coltello - dice - . Voleva soldi, ma non li avevo. Ha frugato nel bauletto dell’auto e ha trovato la mia tessera bancomat. Mi puntava la lama alla gola, ha voluto sapere anche il codice della carta. Poi mi ha intimato di proseguire verso la mia banca, l’Antonveneta, in via Conselvana. Ho eseguito, cosa potevo fare? Lui è sceso trenta metri prima, minacciandomi ancora, dicendo che sapeva chi ero e dove abitavo. Mi ha costretto a prendere i soldi. Ho prelevato 60 euro, mentre mi raggiungeva. Ma poi non gli andavano bene, voleva di più. Mi ha costretto a fare più prelievi, altre due, tre, gli avrò dato 200 euro»...



Ultimo aggiornamento: 11:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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