PADOVA - Lavori di sfalcio dell'erba, le lame che danneggiano una condotta del gas metano che comincia a disperdersi nell'ambiente generando un potenziale rischio di incendio. È avvenuto ieri mattina a San Pietro in Gù, una decina di minuti prima di mezzogiorno. Fortuna o caso, hanno voluto che tutto sia avvenuto in una zona sostanzialmente di campagna in una giornata tutt'altro che estiva. Si è trattato di una fatalità. Si stavano eseguendo dei lavori di sfalcio dell'erba nella zona di via Fornace, utilizzando mezzi agricoli importanti con installate delle frese a braccio. Strumenti per intervenire in ampie superfici dove l'erba è cresciuta di parecchie decine di centimetri.
All'improvviso la lama di un mezzo ha cozzato contro una tubazione del metano e l'ha piegata. Si tratta di un impianto in media pressione. La piegatura ha causato il distacco del tappo in ottone e la copiosa fuoriuscita di sostanza nell'aria. La tubatura era impossibile da vedere nascosta nell'erba altra e senza una particolare segnaletica utile ad individuarla anzitempo. Si trova li poichè rappresenta il punto di allaccio se nella zona venisse a realizzarsi una lottizzazione. Immediato l'intervento di un tecnico comunale e della polizia locale della municipalità oltre che dei vigili del fuoco del distaccamento di Cittadella e dei tecnici del pronto intervento dell'azienda proprietaria dell'impianto, la Pedemontana Patrimonio e Servizi, con sede a Nove nel vicentino. Fosse avvenuto in una zona abitata, i vigili del fuoco avrebber fatto evacuare tutti.
Essere in un'area di campagna ha facilitato l'azione seppur sempre delicatissima quando si ha a che fare con queste sostanze. Unici edifici presenti, quelli di due piccole aziende. I vigili del fuoco hanno fatto chiudere tutte le finestre e raccomandato di non usare famme libere. Il forte odore di metano si è comunque propagato in un raggio di diverse centinaia di metri. I pompieri sono riusciti a bloccare la fuoriuscita di metano lasciando poi ai tecnici la risoluzione del problema. L'allarme è durato un'ora e mezza.
Ultimo aggiornamento: 16:24
All'improvviso la lama di un mezzo ha cozzato contro una tubazione del metano e l'ha piegata. Si tratta di un impianto in media pressione. La piegatura ha causato il distacco del tappo in ottone e la copiosa fuoriuscita di sostanza nell'aria. La tubatura era impossibile da vedere nascosta nell'erba altra e senza una particolare segnaletica utile ad individuarla anzitempo. Si trova li poichè rappresenta il punto di allaccio se nella zona venisse a realizzarsi una lottizzazione. Immediato l'intervento di un tecnico comunale e della polizia locale della municipalità oltre che dei vigili del fuoco del distaccamento di Cittadella e dei tecnici del pronto intervento dell'azienda proprietaria dell'impianto, la Pedemontana Patrimonio e Servizi, con sede a Nove nel vicentino. Fosse avvenuto in una zona abitata, i vigili del fuoco avrebber fatto evacuare tutti.
Essere in un'area di campagna ha facilitato l'azione seppur sempre delicatissima quando si ha a che fare con queste sostanze. Unici edifici presenti, quelli di due piccole aziende. I vigili del fuoco hanno fatto chiudere tutte le finestre e raccomandato di non usare famme libere. Il forte odore di metano si è comunque propagato in un raggio di diverse centinaia di metri. I pompieri sono riusciti a bloccare la fuoriuscita di metano lasciando poi ai tecnici la risoluzione del problema. L'allarme è durato un'ora e mezza.
