Terrorismo: «Attacchiamo Roma»
Marocchino islamico espulso

Martedì 29 Dicembre 2015
Il marocchino espulso e la casa dove viveva a Monselice
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PADOVA - Un marocchino residente a Monselice, Bamaarouf Adil, 37 anni, è stato espulso per terrorismo. Il maghrebino, che è indagato per istigazione a commettere reati, è stato prelevato dalla polizia nella sua abitazione e accompagnato davanti al giudice per la convalida del provvedimento, quindi è stato accompagnato all'aeroporto di Malpensa. Adil, secondo quanto accertato dagli investigatori, avrebbe voluto vendicare il mondo arabo dicendosi favorevole ad un attacco terroristico a Roma.
 I carabinieri del Ros hanno anche eseguito a carico del marocchino, raggiunto dal provvedimento di espulsione, una perquisizione, delegata dall'autorità giudiziaria veneziana, con il sequestro di materiale informatico.


Bamaarouf, secondo quanto emerso dagli accertamenti del Ros, in una delle sue esternazioni, riferite alla fine del ramadam, sosteneva che come musulmano «si sentiva oppresso ed offeso per le iniziative contro gli appartenenti a tale religione da parte dei cristiani ed ebrei» e ancora che si sentiva «offeso perché sia l'Unione Europea sia gli Stati Uniti stanno combattendo gli appartenenti all'Isis».
Da qui, l'intenzione di vendicare il mondo arabo e l'asserzione di far esplodere Roma. Il marocchino aveva anche manifestato l'intenzione, passando per la Turchia, di voler raggiungere i combattenti 'mujaheddin' impegnati nei teatri di guerra mediorientali. A quanto risulta, Bamaarouf era stato allontanato dall'associazione culturale islamica locale - alla quale si era proposto come educatore di Corano e della lingua araba ai bambini e poi come imam - poiché aveva esternato un credo radicale volto alla totale chiusura nei confronti del mondo occidentale.

Ultimo aggiornamento: 21:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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