PADOVA - Un giorno di ritardo nel pagamento delle tasse costa 395 euro. «Sono un lavoratore dipendente e piccolo imprenditore agricolo - racconta Franco Zecchinato -, insomma uno di quelli che in Italia le tasse le pagano, sempre e comunque. Mi è arrivata recentemente una cartella di Equitalia, di 395,58 euro, riferita alla dichiarazione dei redditi del 2010. Come al solito al momento non si capisce niente, poi vai a scavare e questa è la motivazione: “Ha versato in ritardo di un giorno l’avviso bonario ricevuto il 20/07/2012 – l’ha pagato il 20 agosto 2013, cioè dopo 31 giorni, doveva pagarlo entro 30 – per un giorno di ritardo hanno ricalcolato le sanzioni da 10% al 30% sull’importo di euro 1.745,00 (sanzione 523,50, quella già versata con l’avviso bonario 174,50 uguale 349 euro) – in più sono stati aggiunti gli interessi e le spese. Che dire? In un Paese in cui l’evasione fiscale è altissima ed i grossi evasori, anche se beccati non pagano, o peggio “trattano” con il fisco, prendersela in questo modo con chi le tasse le paga e le ha sempre pagate è semplicemente vergognoso».
Ultimo aggiornamento: 16:46
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