Assessore preso a calci in strada:
«Poteva essere una strage»

Lunedì 10 Marzo 2014 di Alberto Rodighiero
L'assessore Colasio e il luogo dell'aggressione
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PADOVA Sono le 19 e 35 quando Andrea Colasio risponde al telefono. L'assessore alla Cultura, dolorante, è in auto con un amico e sta "battendo", palmo a palmo, le strade laterali di via Tiziano Aspetti. Giusto 20 minuti prima , a freddo, è stato colpito da un «calcio volante» che lo ha scaraventato al centro di via Aspetti proprio all'altezza del civico 248. «Erano circa le 19 e 15 quando, sotto casa mia, aspettando un amico sul marciapiede per uscire a cena, ho sentito qualcuno urlare in modo forsennato. Non ho neppure fatto in tempo a capire che cosa stava succedendo, che ho sentito un colpo fortissimo alla schiena che mi ha fatto finire in ginocchio in mezzo alla strada. Fortuna ha voluto che in quel momento non passasse qualche macchina o, peggio ancora, il tram, altrimenti non sarei qui a ricostruire la vicenda», scandisce Colasio.



«Ne sono profondamente convinto - dice l'assessore alla Cultura - se l'energumeno che ho avuto la sfortuna di incontrare sulla mia strada, avesse avuto per le mani un piccone o anche un coccio di bottiglia, i giornali oggi parlerebbero di una strage».



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