«Troppi problemi, devo chiudere»
Poi l'imprenditore s'impicca /Foto

Martedì 17 Settembre 2013 di Cesare Arcolini
L'azienda e l'imprenditore suicida, Maurizio Bertin
PIOVE DI SACCO - La crisi uccide un altro imprenditore. Si chiamava Maurizio Bertin. Avrebbe compiuto 58 anni il prossimo 12 gennaio. Si impiccato subito dopo pranzo nel retro del capannone della ditta 3B di Sant'Angelo di Piove di Sacco, in via Padana 19.

Drammatiche le ultime ore di vita della vittima, che da oltre quindici anni gestiva un'attività legata alla produzione di ruote per biciclette. Attorno alle 9,30 si è avvicinato ai suoi due operai, un uomo e una donna e gli ha detto che quello sarebbe stato il loro ultimo giorno di lavoro. «Chiudo - gli ha detto con gli occhi lucidi - ci sono troppi problemi ad andare avanti». Sotto choc i dipendenti sono tornati verso casa. Nel cortile del capannone hanno incontrato Angelo Zatta, il titolare dell’edificio a cui hanno dato la notizia.



Non è dato sapere cosa sia passato nella mente di Maurizio Bertin tra le 9,30 e le 13,30. Sta di fatto che attorno alle 14 i due operai sono tornati alla 3B per sbrigare le ultime cose e recuperare i propri effetti personali. La vittima è rimasta sorpresa quando li ha visti entrare. Dentro di sè aveva probabilmente già pianificato tutto. Allora è salito su una scala. Diceva di voler andare in un'altra stanza a sistemare alcuni copertoni di bicicletta. Gli operai hanno annuito.



Non vi era alcun presagio di quello che di lì a poco sarebbe capitato. Sono passati venti, trenta interminabili minuti. Quando non hanno visto tornare indietro il loro capo, sono andati a verificare di persona cosa fosse capitato. Si sono trovati di fronte ad una scena sconvolgente. Maurizio Bertin con una corda metallica al collo giaceva sospeso, ormai privo di vita.



«Ai nostri uffici non si è mai rivolto e per quanto ci risulta non ha nemmeno mai avuto problemi con i dipendenti. Temo che questo gesto sia il risultato della paura di dover chiudere per mancanza di lavoro, purtroppo l'esito drammatico del difficile momento di crisi che stiamo vivendo».



Così si è espresso Guglielmo Bazzato, l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Sant'Angelo di Piove di Sacco (Padova), in merito alla vicenda dell' imprenditore si è suicidato nella propria azienda. Pare che l'uomo, prima di compiere il gesto estremo, avesse radunato tutti i dipendenti per spiegare che sarebbe stato costretto a chiudere perché non c'era più lavoro e non riusciva più a pagare stipendi e tasse.



Dettagli e approfondimenti sul Gazzettino in edicola o nell'edizione digitale cliccando qui
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 22:03

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci