«Diventerete modelle», ma il falso agente
le faceva prostituire e girava filmini hard

Mercoledì 18 Luglio 2012
Modelle in sfilata, il sogno di tante giovani (archivio)
PADOVA - Un padovano nei guai per un giro di prostituzione e di filmini hard anche con una minorenne. Sulla sua pagina Facebook si faceva chiamare Jack Onion, con una traduzione un po' fantasiosa del suo vero nome, Giacomo Cipollone. Millantava di aver fatto studi a Francoforte e alla Bocconi di Milano e soprattutto si spacciava, non solo sul web, ma anche di persona, come agente di modelle, con conoscenze nel mondo dell'editoria, della moda e della televisione.



È stato incastrato dalla squadra mobile di Bologna per aver adescato due ragazze, una delle quali sedicenne, facendole prostituire, girando con loro filmati pornografici e, nel caso della minore, compiendo anche abusi sessuali. L'operazione Onion (così chiamata dalla polizia in "onore" dell'indagato) si è conclusa con l'arresto di Cipollone, che ha 43 anni ed è nato a Milano, ma risiede a Este, nel Padovano, ma di fatto risulta senza fissa dimora a Bologna dove alloggiava in bed and breakfast economici o addirittura, quando se la passava peggio, in dormitori pubblici.



Venerdì scorso è stato arrestato proprio in un dormitorio dagli agenti per i reati di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, produzione e commercio di materiale pornografico minorile e violenza sessuale su minore. La vicenda è venuta a galla in maggio quando una delle vittime, una 23enne abruzzese che studia a Bologna, decise di raccontare tutto a un amico poliziotto. In breve si è scoperto che, oltre a lei, da circa due anni l'uomo aveva soggiogato anche una ragazzina bolognese, figlia di una coppia di professionisti facoltosi. La giovane, all'epoca dei fatti sedicenne, lo aveva conosciuto a una sfilata di moda a Milano dove era andata con la madre, mentre la 23enne lo aveva incontrato tramite amici.



Col falso nome di Marco Rizzoli, l'uomo aveva promesso che le avrebbe fatte diventare modelle, ma in breve aveva avviato entrambe alla prostituzione. «Vera emiliana solo per pochi eletti», si legge in uno degli annunci pubblicati sui siti internet specializzati e rintracciati dalla polizia. L'uomo le avrebbe anche indotte a girare scene hard che poi ha rivenduto come film amatoriali, anche questi rintracciati dalla polizia e nei quali compare lo stesso 43enne riconoscibile da un tatuaggio. La minore sarebbe anche stata violentata dal finto agente di moda, con la scusa di "abituarla" a compiere pratiche sessuali che non conosceva.



La violenza sarebbe avvenuta in macchina e sotto gli occhi dell'altra ragazza. Fra il maggio 2010 e il maggio 2012, l'uomo avrebbe intascato almeno 60.000 euro con i proventi della prostituzione e facendosi prestare denaro dalle due ragazze, soldi che si sarebbe giocato al videopoker o speso per comprare cocaina. Alcuni dei clienti, spiegano gli investigatori, avrebbero tentato di aiutare le due giovani. Un altro, un 60enne bolognese, è invece indagato per avere tentato un'estorsione ai danni della minore, minacciando di fare avere ai genitori i suoi filmati a luci rosse.
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 19:42

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