E adesso Galan vuole lavorare
nella tenuta vip a due passi da casa

Sabato 1 Agosto 2015 di Ferdinando Garavello
Giancarlo Galan
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PADOVA - «Galan ai servizi sociali con i profughi? Ne avevamo parlato, ma non ci sembra una persona adatta a lavorare con immigrati». Parola di Gaetano Battocchio, responsabile della cooperativa Ecofficina. E ora i vertici della coop padovana storcono il naso, sottolineando come la collaborazione potrebbe essere più produttiva in un altro settore dell'accoglienza. Nel frattempo si fa strada la seconda ipotesi, che riguarda la tenuta agricola e agrituristica "Le Volpi" di Baone, indicata da Galan tramite i suoi legali come possibile luogo di lavoro.

Ma qui la faccenda si fa molto più interessante, per motivi logistici, culturali e personali. Da villa Rodella alle Volpi del Gemola, infatti, ci sono di mezzo solo cinque chilometri.

Dal punto di vista culturale l'idea è molto più vicina allo stile di vita del padrone di casa di villa Rodella, che pota in proprio le rose e conosce a menadito piatti, ricette, vini e mode culinarie regionali. Anche perché l'agriturismo in questione non è uno di quei posti in cui arriva la coppia di padovani anzianotti e affamati a sbafarsi un piatto di bigoli o di costicine: si tratta di una vera e propria tenuta con servizio di pernottamento in bed and breakfast, produzione di vino di qualità e altre proposte per un turismo d'eccellenza. Proprietaria della tenuta è la famiglia di Luigi Rossi Luciani, patron della Carel ed ex presidente degli industriali veneti, che dell'ex governatore del Veneto è amico e sodale. Anzi, secondo le informazioni fornite dallo stesso Galan durante l'inchiesta sul Mose e sulle sue proprietà, i due condividono - assieme a Paolo Venuti - pure una porzione di un immobile a Lussino, in Croazia...

(Ha collaborato Luisa Morbiato)

Ultimo aggiornamento: 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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