Poco iodio per la maggioranza delle donne incinte Gravidanza a rischio per mancanza di iodio che potrebbe avere conseguenze rilevanti sullo sviluppo neurologico del feto e quindi del bambino. Ma anche per le ragazzine in età scolare (12-13 anni) lo scarso apporto iodico potrebbe diventare un problema quando diventeranno mamme. È ciò che emerge da una ricerca dell'Ospedale di Padova condotta su campione rappresentativo di donne di età compresa tra i 15 e 46 anni, di nazionalità italiana (67%), est europea (20%) e nord-centro africana (13%). Lo studio sarà commentato domani, 7 marzo, nel corso del congresso dal titolo "Donna, tiroide e gravidanza: tra endocrinologo e ginecologo", organizzato dalla Endocrinologia di Padova assieme alla Ginecologia nell’Aula Magna del Palazzo del Bo. La ioduria delle donne gravide è risultata al di sotto di quanto consigliato per lo stato gravidico (83 ug/l rispetto ai 150-250 ug/l suggeriti) e tale dato è risultato particolarmente rilevante nelle donne immigrate, probabilmente per il minor utilizzo di integratori contenenti iodio nel corso della gravidanza e per il minor utilizzo di sale iodato.
Ultimo aggiornamento: 15:37
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