LIMENA - "Gianchi" non ce l'ha fatta. Giancarlo Lovisetto, 29 anni, è stato sopraffatto dalla malattia. Da tre anni il giovane combatteva contro un tumore. Un nodulo ad una spalla scoperto all'età di 26 anni che si è rivelato essere un linfoma di Hodgkin. Una battaglia che si è fatta dura per "Giachi", questo il nome con il quale tutti a Limena lo conoscevano, e che il ventinovenne ha affrontato con coraggio.
Tre anni fa era stato assunto come impiegato alla Carraro Spa di Campodarsego. Neppure il tempo di assaporare la gioia della nuova sfida lavorativa che il giovane si è scontrato con la dura realtà della malattia. I viaggi a Milano nel centro dove era in cura affrontati sempre con grande coraggio. Mai un lamento, tutto affrontato sempre con il sorriso. Poi ancora tanta speranza con il trapianto di midollo osseo donatogli dalla sorella maggiore Eva. Ma purtroppo neppure questo ha permesso a Gianchi di riprendersi. La forza con cui ha affrontato la malattia ha lasciato il segno in paese. Solo due settimane fa, assieme ad un gruppo di amici e con il consenso dei medici che hanno organizzato la trasferta, ha potuto assistere ad un concerto a Milano a cui teneva molto.
Un giovane attivo in paese dove si era impegnato quattro anni fa per la fondazione dell'associazione "Ottavo Miglio" formata da giovani impegnati nella promozione culturale e ambientale. Protagonista anche lui nel maggio del 2011 della grande manifestazione organizzata nel Tavello per dire "no" al passaggio del Gra. "È difficile da digerire e ancor più da accettare - scrivono gli amici dell'associazione sulla pagina di facebook - ma finché ci siamo noi, ci sarai anche tu! Son più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono Amico, tu lo sai bene ed anche questa volta cammineremo insieme fianco a fianco". Giachi lascia nel dolore mamma Antonella, papà Mario, ex rappresentante orafo, e la sorella Eva. I funerali domani mattina alle 11 nella chiesa di Limena.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tre anni fa era stato assunto come impiegato alla Carraro Spa di Campodarsego. Neppure il tempo di assaporare la gioia della nuova sfida lavorativa che il giovane si è scontrato con la dura realtà della malattia. I viaggi a Milano nel centro dove era in cura affrontati sempre con grande coraggio. Mai un lamento, tutto affrontato sempre con il sorriso. Poi ancora tanta speranza con il trapianto di midollo osseo donatogli dalla sorella maggiore Eva. Ma purtroppo neppure questo ha permesso a Gianchi di riprendersi. La forza con cui ha affrontato la malattia ha lasciato il segno in paese. Solo due settimane fa, assieme ad un gruppo di amici e con il consenso dei medici che hanno organizzato la trasferta, ha potuto assistere ad un concerto a Milano a cui teneva molto.
Un giovane attivo in paese dove si era impegnato quattro anni fa per la fondazione dell'associazione "Ottavo Miglio" formata da giovani impegnati nella promozione culturale e ambientale. Protagonista anche lui nel maggio del 2011 della grande manifestazione organizzata nel Tavello per dire "no" al passaggio del Gra. "È difficile da digerire e ancor più da accettare - scrivono gli amici dell'associazione sulla pagina di facebook - ma finché ci siamo noi, ci sarai anche tu! Son più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono Amico, tu lo sai bene ed anche questa volta cammineremo insieme fianco a fianco". Giachi lascia nel dolore mamma Antonella, papà Mario, ex rappresentante orafo, e la sorella Eva. I funerali domani mattina alle 11 nella chiesa di Limena.
