Galan trasloca da villa Rodella e si
porta via perfino water e rubinetti,
poi promette: «Restituirò tutto»

PADOVA - Ha garantito, attraverso i suoi legali, che tutti gli oggetti portati via da villa Rodella, a Cinto Euganeo, verranno restituiti. Giancarlo Galan, insomma, ha deciso di riconsegnare i numerosi arredi che aveva prelevato dalla sua abitazione sui Colli Euganei che è stata confiscata.



Ieri mattina, infatti, l’avvocato Antonio Franchini, che difende l’ex Governatore del Veneto insieme al collega padovano Niccolò Ghedini, ha comunicato alla Procura veneziana che tutto verrà ripristinato com’era prima dello sfratto che è legato al patteggiamento (con sentenza definitiva) di due anni e dieci mesi per la corruzione in merito allo scandalo del Mose.



I difensori avevano già annunciato che tutto tornerà esattamene come si trovava in origine, ma ieri mattina è arrivata la conferma ufficiale. E si è anche scoperto che non sono spariti solo vasche, lavandini, wc, termosifoni e caminetti, visto che Galan avrebbe asportato tutta la rubinetteria e anche qualche piatto doccia. A scoprire questo danno erano stati i tecnici dell’Agenzia del Demanio ai quali il sostituto procuratore Stefano Ancilotto aveva consegnato le chiavi della casa per effettuare un sopralluogo...