Decreto ingiuntivo alla ditta di Schiavon,
suicida perché gli altri non lo pagavano

Sabato 21 Aprile 2012
Giovanni Schiavon e la sua Eurostrade 90
PADOVA - Una ingiunzione di pagamento per 180mila euro relative a forniture stata notificata alla "Eurostrade 90", la societ di cui era titolare Giovanni Schiavon, l'imprenditore padovano suicida anche perché non riusciva a riscuotere crediti per i lavori fatti.



La richiesta di pagamento, con l'avallo del giudice, è stata inoltrata da una ditta trevigiana e recapitata ai rappresentanti legali della famiglia di Schiavon. Un atto che, se sul piano formale non sembra avere alcuna possibilità di messa in discussione, sul piano economico può avere ripercussioni sul futuro della "Eurostrade 90" mentre sul piano personale è stato visto come una sorta di fulmine a ciel sereno dalla vedova di Schiavon e dalla figlia Flavia.



La giovane assieme alla figlia di un altro imprenditore suicida, Laura Tamiozzo, in queste settimane ha operato attivamente per dare vita all'associazione dei familiari delle vittime della crisi, a Vigonza (Padova). Il decreto ingiuntivo porta la data di fine gennaio, un mese e mezzo dopo il suicidio di Schiavon, e sarebbe legato alla necessità da parte dell'impresa creditrice di avere denaro per proseguire la propria attività lavorativa.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:11

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