PADOVA - Sono millecinquecento. Già comprati, e che verranno consegnati in occasione dell’apertura delle scuole. Sono pronti, dunque, i crocifissi da appendere nelle classi dei plessi padovani. Ad acquistarli - a sue spese - è stato Nicola Lodi, consigliere comunale di Forza Italia, memore di una promessa fatta dal sindaco Massimo Bitonci via facebook e twitter circa un annofa, cioè poco dopo il suo insediamento a Palazzo Moroni.
Ma è già polemica. «I crocifissi dovrebbero fare già parte della dotazione di tutte le classi che, per volere ministeriale, dispongono di cattedre, banchi, attaccapanni e anche crocifissi». A spiegarlo è il direttore dell'Ufficio scolastico provinciale Andrea Bergamo. Fortemente critica dell'iniziativa comunale, invece, la Rete degli studenti medi. «Sono stati regalati 1500 crocifissi alle scuole, una decisione ridicola -spiega la coordinatrice Beatrice di Padua- La scuola italiana è una scuola laica e tale deve rimanere. La giunta è ricca di contraddizioni, prima dicono che non c’è posto per i i profughi rinnegando la carità cristiana e dopo esigono l'inserimento dei crocifissi nelle scuole».
Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 13:22
Ma è già polemica. «I crocifissi dovrebbero fare già parte della dotazione di tutte le classi che, per volere ministeriale, dispongono di cattedre, banchi, attaccapanni e anche crocifissi». A spiegarlo è il direttore dell'Ufficio scolastico provinciale Andrea Bergamo. Fortemente critica dell'iniziativa comunale, invece, la Rete degli studenti medi. «Sono stati regalati 1500 crocifissi alle scuole, una decisione ridicola -spiega la coordinatrice Beatrice di Padua- La scuola italiana è una scuola laica e tale deve rimanere. La giunta è ricca di contraddizioni, prima dicono che non c’è posto per i i profughi rinnegando la carità cristiana e dopo esigono l'inserimento dei crocifissi nelle scuole».