Coca party con modelle e professionisti:
3 arresti, coinvolti un avvocato e un attore

Mercoledì 16 Maggio 2012
L'attore Mario Parodi (Ansa)
PADOVA - Organizzavano festini a luci rosse a base di cocaina e ancora party con noti professionisti e modelle: nei guai tre padovani, tra cui l'avvocato Davide Bergo, procuratore presso il tribunale dei minorenni di Venezia, arrestato insieme a due pusher.



I festini a base di coca con imprenditori e modelle. I provvedimenti sono arrivati a conclusione di un'indagine coordinata dal pm Benedetto Roberti, che ha portato alla luce un traffico di cocaina gestito dagli indagati, ritenuti fornitori di cocaina per i festini che venivano organizzati a Padova, ma anche a Roma e Milano. Numerosi i clienti e i partecipanti alle feste accertati dalla polizia, fra i quali ci sarebbero anche dei ragazzi appena maggiorenni.



Il ruolo dell'avvocato padovano. L'avvocato Bergo, accusato di essere l'animatore dei festini con imprenditori, personaggi del mondo dello spettacolo e aspiranti modelle, è stato messo agli arresti domiciliari, vista l'attenuazione del pericolo di fuga, reiterazione del reato o inquinamento delle prove. Secondo l'accusa, Bergo avrebbe portato alle feste, ogni volta che gli veniva richiesto, una manciata di grammi di cocaina.



I clienti: anche farmacisti e molti professionisti. Nell'elenco delle persone che da lui ricevevano la droga figurano anche titolari di farmacie, un cantante lirico, organizzatori di eventi ed altri professionisti habitué delle feste. Il ruolo principale di Bergo sarebbe stato quello di portare la "roba da pippare", gli raccomandavano al telefono i suoi interlocutori, "roba buona" il più delle volte. In tutto gli investigatori del vice questore aggiunto Marco Calì in cinque mesi di indagine hanno documentato una cinquantina di amici che hanno testimoniato di aver ricevuto cocaina dall'avvocato.



Perquisita anche l'abitazione romana dell'attore Mario Parodi: indagato. L'attore Mario Parodi, già protagonista di alcuni film di Tinto Brass ("Monella", e "Senso '45"), Neri Parenti e Jerry Calà, risulta essere indagato. In un paio di occasioni, dosi di cocaina sarebbero state fornite all'avvocato padovano Bergo da Parodi, nei cui confronti il gip Mariella Fino, su richiesta del pm Benedetto Roberti, ha autorizzato anche la perquisizione domiciliare a Roma.



I due pusher tunisini. I suoi pusher di fiducia erano due tunisini, noti entrambi con il nomignolo di 'Misha', dietro cui si celavano Zouhair Mahmoudi, 40 anni e Hassene Lazhar, 30 anni, già noti alle forze dell'ordine per spaccio di droga. I due - ora detenuti in carcere - erano accorti negli spostamenti: consegnavano la cocaina direttamente a Bergo nella sua abitazione, in modo da limitare il rischio di essere sorpresi per strada con lo stupefacente addosso. Gli investigatori si sono allarmati quando Bergo al telefono ha raccomandato ai due di fargli avere urgentemente cocaina, «perché - spiegava - ho dei ragazzini a casa stasera». È stato poi accertato che non si trattava di minorenni, ma di giovani amici dell'avvocato.
Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 16:10

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