Il Botellon non c'è, ma costa:
200 uomini al lavoro per la serata

Venerdì 29 Maggio 2015 di Luisa Morbiato
Il Botellon non c'è, ma costa: 200 uomini al lavoro per la serata
PADOVA - Il botellon ha fatto flop. L'altra sera fin dalle 20 in Prato della Valle si è visto solo un grande schieramento di forze dell'ordine e qualche sparuto gruppetto di giovani che, nel corso della serata, è arrivato in una piazza deserta e dopo qualche minuto di sosta è tornato verso il centro. Circa 200 gli uomini presenti a sorvegliare l'area e le strade di ingresso al Prato chiuso intorno alle 20.30 e riaperto a mezzanotte.

L'ordinanza prevedeva le 6 del mattino, quando ormai era chiaro che nessuna massa di ragazzi sarebbe approdata. Erano 50 gli agenti di polizia presenti, 20 del Secondo reparto mobile e 30 della questura, con loro 30 carabinieri, e 67 vigili urbani tra le 21 e la mezzanotte quando i due turni si sono accavallati. Poi due squadre di vigili del Fuoco, una dotata di gommone pronta al recupero, in caso di svolgimento della manifestazione, del malcapitato di turno che come accaduto in passato fosse caduto nella canaletta intorno all'Isola Memmia. In Prato hanno sostato anche un paio di ambulanze e due mezzi della protezione civile.

Uno spiegamento di forze che è rimasto in attesa della folla, in 7.200 avevano dato l'adesione sulla pagina facebook dell'evento, che non è arrivata. Gli unici a dover intervenire gli agenti di polizia locale che alle 18.30 durante un controllo in Prato hanno fermato un cittadino straniero al quale è stata comminata una sanzione di 300 euro perché, contravvenendo all'ordinanza in vigore stava bevendo alcolici lontano da qualsiasi locale. Una seconda multa è scattata intorno all'una quando, da via Umberto I, è arrivato un gruppetto di ragazzi. Uno di loro stava bevendo birra da una bottiglia e all'invito dell'agente a gettarla nel vicino cassonetto ha rifiutato schiantando poi a terra la bottiglia stessa. Il giovane è stato multato perché beveva per strada ma anche perché era visibilmente ubriaco. Nel corso della serata qualche altro ragazzo in arrivo con bottiglia di birra in mano era stato invitato a gettarla immediatamente nei cassonetti cosa che era prontamente avvenuta. Soddisfatto il sindaco Massimo Bitonci che aveva emanato l'ordinanza soprannominata "antibotellon" decretando il divieto di vendita di alcolici da asporto per la serata, la chiusura delle strade e aveva rifiutato di posizionare wc chimici in Prato.

«Il Botellòn a Padova non c'è stato. Grazie all'ordinanza che ho emanato e alla collaborazione di Polizia Locale, Forze dell'Ordine e Carabinieri - dice Bitonci - i giovani hanno capito che ci si può divertire rispettando le regole, i residenti e il patrimonio artistico della nostra città. L'attività di prevenzione che ho messo in campo, dopo averne discusso con Questore e Prefetto, ha dato ottimi frutti».
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