Benzinaio suicida per crisi, scatta
la denuncia a Letta per istigazione

Venerdì 7 Febbraio 2014 di Francesco Cavallaro
Giovanni "Gianni" Zampieri e la sua stazione di servizio
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PADOVA - Il suicidio di Giovanni Zampieri - benzinaio di 56 anni di Due Carrare - è stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.



Ieri l'avvocato Gian Mario Balduin, del Coordinamento micro imprese per la tutela e lo sviluppo, ha presentato ai carabinieri di Abano una denuncia «per istigazione al suicidio» contro l'attuale Governo e quello precedente.



Un'azione clamorosa. Balduin se l'è presa in modo particolare con il presidente del Consiglio Enrico Letta e il suo Esecutivo. Oltre che con l'ex premier Mario Monti. «Anche i deputati e i senatori hanno assistito incuranti al volgere della crisi - spiega lo stesso avvocato - . Le conseguenze sono drammatiche».



La Procura di Padova viene invitata «a procedere alla individuazione delle persone che si sono suicidate o hanno tentato di farlo in Italia negli ultimi tre anni. Da quando cioè si è sviluppata in maniera virulenta una crisi economica senza precedenti con politiche recessive dei Governi».



Secondo Balduin «i suicidi per crisi negli ultimi anni sono stati una vera e propria strage silenziosa. Questo tema è finito al centro del dibattito politico, ma non si è giunti ad una conclusione. I nostri governanti si sono dimostrati sordi e insensibili a quanto successo». E non è finita qui.



«Purtroppo le croci aumentano giorno dopo giorno - continua l'esponente del Comitas - I politici non hanno fatto alcunché per arginare questo fenomeno».



Zampieri si è buttato mercoledì mattina dal decimo piano dell'ospedale di Padova. «La crisi mi ha tolto il sorriso» ha lasciato scritto in un biglietto rinvenuto nel suo ufficio, al distributore Eni di via Gattamelata della città. Il funerale di Zampieri verrà celebrato domani alle 10 nella chiesa parrocchiale di Cornegliana. Oggi alle 19, sempre nella chiesa della frazione, verrà recitato un rosario in suo ricordo.



Zampieri era conosciutissimo a Due Carrare. Fra le altre attività, è stato presidente del patronato di Carrara San Giorgio. Aveva sempre una buona parola e un incoraggiamento per tutti. Viene descritto come una persona dal cuore d'oro. L'intera comunità si sta stringendo attorno alla sua famiglia. Le origini del tragico gesto sarebbero da imputare a dei crediti non ancora riscossi. In realtà, non avrebbe mai parlato con nessuno delle sue difficoltà economiche. Nemmeno con gli amici di sempre. «Lunedì scorso, per la prima volta nella vita, non mi aveva sorriso - racconta un suo coetaneo - Non ero al corrente di particolari problemi in termini di soldi avanzati. In questo momento non sappiamo cosa pensare. Si tratta di un fatto inspiegabile». Ieri al suo distributore dell'Eni sono comparsi dei fiori. Sono stati portati dai suoi amici. Hanno anche esposto un cartellone con tutte le indicazioni riguardanti una manifestazione di protesta in programma dal prossimo 10 febbraio in piazza Montecitorio a Roma. «Per la sovranità popolare e per i nostri figli - recita lo stesso cartellone - Uniti sotto un'unica bandiera, senza simboli né violenza». E poi ancora: «Uniti si può e uniti vinceremo. Anche per te Giovanni e per il tuo sorriso».
Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 15:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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