Da Barry Mason ad Alex Natale,
amarcord in disco per 230 artisti

Martedì 14 Ottobre 2014 di Giò Alajmo
Da Barry Mason ad Alex Natale, amarcord in disco per 230 artisti

ABANO - Oltre duecento disc jockey del Nordest e di altre parti d'Italia, pionieri e veterani di un mestiere che ha cambiato la faccia del divertimento dagli anni 70 ad oggi si sono ritrovati ieri sera ad Abano Terme per una "rimpatriata” storica, una cena al Victoria Club del Grand Hotel Trieste & Victoria.

Organizzata da Claudio Stella con la collaborazione di Barry Mason, Luciano Gaggia, Piero Fidelfatti e altri nomi ben noti da anni nell'ambiente, la serata ha visto riunirsi a dispetto del maltempo i protagonisti della notte, alcuni tornati a salutarsi dopo decenni, altri passati ad altri mestieri, molti ancora i piena attività dopo aver attraversato mode e crisi del settore. Per una sera ha abbandonato il ruolo di governatore del Veneto Luca Zaia, per tornare uno fra tanti, lui che iniziò a lavorar come promoter di discoteche trevigiane ai tempi in cui bisognava ingegnarsi: «Sì, mi inventai gli inviti - ricorda - e dai volantini di un negozio di scarpe presi l'idea di mettere volantini pubblicitari della discoteca sotto i tergicristalli delle auto».

Tra un brindisi e un piatto di buon cibo, in attesa della torta gigante con la scritta DJ Forever, si incrociano pensieri e ricordi, selfie e fotoricordo, chi ha trovato lavoro nelle radio, chi fa ballare i clienti di un club scambista, chi ha venduto milioni di dischi, come Alex Natale, a cui un giorni telefonò la vedova di Bob Marley per fargli arrangiare tracce inedite lasciate dal "re del reggae", chi come il leggendario Enzo Persueder, si lamenta di come l'abilità di scegliere le canzoni giuste e creare emozioni attraversando i generi sia diventata oggi una vuota fabbrica del rumore fine a se stesso, chi come Piero Fidelfatti, che quasi 30 anni fa scrisse per il Gazzettino il capitolo “disco” di una storia della musica giovane, che ricorda il passaggio dalle prime evoluzioni con i dischi di vinile alla nascita delle radio private e all'esplosione della disco music e dei megalocali che trasformarono i ragazzi che mettevano dischi alle festine in maestri di intrattenimento, prima avversati dal mondo del rock poi trattati come vere rockstar.

Barry Mason fu tra i primi ad andare “oltre”: “Finivo per sciogliere letteralmente i dischi di vinile e farne cappellini e poi con una sega elettrica andavo a distruggere alcuni divani del locale, ovviamente concordati col gestore”. Molti sono i deejay e gli imprenditori, come Renato Giacchetto, o Giuliano Veronese che hanno dato vita agli anni migliori della Jesolo notturna dalla Villa al Muretto al Memorabilia, quando il Veneto sulla spiaggia faceva concorrenza alla Romagna creando stili e scuole senza però mai riuscire a fare sistema.

La serata ha avuto anche un risvolto benefico con una raccolta di fondi a favore della Città della speranza, l'iniziativa sostenuta da Radio Birikina e Bella e Monella e dal suo patron Zanella presente alla festa.

Dj Forever nasce tre anni fa da una cena organizzata tra vecchi amici Dj per il ritorno di Donato Papadia (Papa deejay) a Padova da Montecarlo dove è dj Resident al Buddha Bar.

Alla prima edizione hanno partecipato una trentina di maghi della consolle, l'anno successivo saliti a circa 130. Alla edizione 2014 non solo protagonisti della scena notturna del Triveneto, ma sono arrivati partecipanti anche da tutta Italia.

In occasione di "Dj Forever" è stata promossa una raccolta di fondi a favore della Fondazione "Città della Speranza" di Padova che sostiene la ricerca per le malattie pediatriche.

Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 13:34

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci