Addio al tiglio caro a Dino Buzzati:
è stato abbattuto da un temporale

Giovedì 3 Settembre 2015 di Elisa Di Benedetto
Addio al tiglio caro a Dino Buzzati: è stato abbattuto da un temporale
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Il maltempo che ha colpito il Bellunese a Ferragosto ha privato Limana di un simbolo: il tiglio caro a Dino Buzzati. L'albero sotto il quale lo scrittore e giornalista bellunese sostava a meditare e contemplare la Valbelluna è stato abbattuto dalle forti raffiche di vento.

Raggiungibile dalla vecchia strada della Valpiana, in località San Pietro in Tuba, l’albero era più nascosto rispetto al tiglio comunemente conosciuto come «il tiglio di Buzzati» e rientra tra gli alberi censiti nel libro "Alberi monumentali della Provincia di Belluno", a cura di Anacleto Boranga, Giorgio Zampieri, Alessandro Dalla Gasperina.

Alto circa 20 metri, con una circonferenza di 4,36 metri, l'esemplare di "Tilia cordata Miller", questo il suo nome scientifico, sorgeva in uno uno dei luoghi preferiti da Buzzati.

La leggenda vuole che proprio in quei luoghi abbia trovato l'ispirazione per l'opera "I miracoli di Val Morel", in cui racconta 39 miracoli fantastici attribuiti a Santa Rita da Cascia, ma in realtà frutto della sua immaginazione.

Limana ha perso un simbolo di grande valore non solo paesaggistico, culturale e turistico, ma anche affettivo, soprattutto per gli abitanti di Valmorel, che continuano a tenere vivo il legame tra la frazione e l'autore.

«Dispiace molto non solo perché era un albero secolare, di età presunta tra i 250 e i 300 anni - commentano Alex Segat e Moreno Gioli, consiglieri comunali con delega alle politiche agricole e alla cultura e turismo - ma anche per il valore che aveva, per la sua storia, conosciuta anche al di fuori della nostra provincia. Oggi il panorama è cambiato, ma da lì Buzzati aveva di fronte la Valbelluna».

Gli amministratori spiegano che il Comune aveva recentemente deciso di inserire il sito e il tiglio all'interno dell'itinerario "I miracoli di Val Morel, il sentiero che ispirò Dino Buzzati", che dalla frazione di Giaon sale a Valmorel, ripercorrendo itinerari cari all'autore. «Abbiamo scoperto che l'interno del tronco era marcio e poteva rappresentare un pericolo - dicono Segat e Gioli - Ora valuteremo cosa fare. L'intenzione è quella di valorizzare e preservare il sito, per esempio con una tabella o dei pannelli che raccontino la storia di quel luogo».

L'itinerario attuale comprende un tiglio più giovane, situato poco prima dell'abitato di Valmorel, che qualche anno fa era stato danneggiato da un fulmine.
Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 07:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA