Suor Giustina e la divina ispirazione:
«Esorcista a Medjugorje per amore»

Venerdì 4 Settembre 2015 di Raffaella Sarracino
Suor Giustina e la divina ispirazione: «Esorcista a Medjugorje per amore»
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BELLUNO - «Non sono un'esorcista riconosciuta dalla Chiesa, opero in virtù dell'amore che sento per le persone e la compassione per le loro necessità. Rispondo ad un impulso interiore». A parlare è suor Giustina Tabacchi, 76enne di Limana (Belluno), impegnata da anni in pellegrinaggi a Medjugorje, dove ha avuto la possibilità di pregare per persone «oppresse dai demoni».



Suor Giustina ha preso i voti nel 1964 ed ha operato in un convento a Parma fino al 2000, anno in cui una serie di lutti in famiglia l’ha costretta a tornare nel Bellunese per occuparsi del resto dei parenti. Il 30 agosto la religiosa è partita per il suo undicesimo pellegrinaggio nella città della Bosnia-Erzegovina. «Questa possibilità - spiega suor Giustina - mi è stata offerta da una coppia di Limana, Guido Salviato e Silvana Gasperin, con cui prego spesso - racconta - Per me il pellegrinaggio simboleggia il cammino del viandante, un andare verso il Signore».



Durante i soggiorni a Medjugorje, suor Giustina si è trovata spesso a contatto con persone con chiari segni di possessione demoniaca, che si manifestavano soprattutto durante le apparizioni della Madonna. «Ho pregato per loro insieme ad altri sacerdoti: insieme, la preghiera insieme rende più forti, ma è la fede che compie il miracolo, ci vuole una fede molto profonda».

E proprio lo scorso luglio suor Giustina si è trovata a fare un'esperienza di forte impatto spirituale. I fedeli erano riuniti nel luogo dell'apparizione della Madonna e pregavano con grande fervore. «Abbiamo individuato cinque ossesse che si divincolavano- ricorda la religiosa di Limana -, schiumavano e si contorcevano. Io mi sono sentita spinta verso una di loro e ho sgridato lo spirito che la possedeva, comandandogli con forza di lasciarla. Ad aiutarmi nella preghiera è arrivato anche un sacerdote di colore che ha intimato ai demoni di obbedirmi. La donna è stata liberata e a quel punto molte persone mi hanno chiesto di pregare per i loro bisogni».

Suor Giustina racconta con voce pacata, con lo sguardo intenso come se stesse rivivendo quelle scene davanti agli occhi e aggiunge: «Non è per la mia potenza, cerco solo di rispondere alle divine ispirazioni. È un dono di Dio e noi siamo solamente un suo tramite».
Ultimo aggiornamento: 21:58