ROCCA PIETORE - Inaugurato ieri il museo Marmolada - Grande Guerra 3000 m, il più alto d’Europa, situato al centro della Zona Monumentale Sacra nella stazione funiviaria di Serauta.
Una cerimonia molto emozionante con la quale si è voluto ricordare e rendere omaggio alle migliaia di uomini che sotto opposte bandiere soffrirono, combatterono e morirono sulla Marmolada. Tra i momenti più suggestivi la lettura di poesie e lettere di guerra da parte degli attori Roland Selva e Riccardo Zini e i canti del Coro Edelweiss A.N.A. Monte Grappa e della Banda dei Kaiserjager Innsbruck.
Il museo è stato dedicato alle due illustri figure di Bruno Vascellari e Mario Bartoli che nel 1990 avevano voluto ricordare tutti gli uomini che nel corso della Grande guerra si erano combattuti nel corso del primo conflitto mondiale tra queste rocce e ghiacci perenni con la realizzazione di un museo ora ampliato e riammodernato nella sua veste.
Nel suo intervento Mario Vascellari presidente della società Marmolada parlando del primo conflitto mondiale ha voluto sottolineare, con singolarità storica, il ruolo avuto della donna nel corso della Grande guerra. Un ruolo importante che però è stato quasi sempre completamente ignorato e al quale non è stato dato il suo giusto valore, diversamente da quello che invece è successo in Marmolada dove la realizzazione di questo nuovo e splendido museo è stato affidato a delle donne che Vascellari ha voluto chiamare vino a sè: l'architetto Coaudine Holstein, Cristina Busatta, Giuliana Boscheri e Juta Repols.
Il museo che esalta i sentimenti dell'uomo al fronte e non il soldato e la guerra. Un taglio innovativo e sicuramente attuale, come attuale è stato il messaggio delle molte autorità che si sono alternate nei vari interventi. Discorsi che hanno preso spunto dal primo conflitto mondiale per poi sfociare nel grande tema della pace e della fratellanza tra i popoli.
