Operaio Invensys si impicca in casa
il giorno prima di essere licenziato

Lunedì 2 Luglio 2012
Operai della Invensys dopo l'annuncio del licenziamento (foto Quick Service)
BELLUNO - Aveva 45 anni. Uomo poliedrico, conosciuto e amato da tanti. Operaio alla Invensys, un’azienda multinazionale americana che oggi licenzier 166 persone. W.F. si impiccato in casa sabato sera. Non ha retto al dolore che lo attanagliava. Il momento che stava vivendo era superiore alla sua possibilità di resistenza.



W.F. viveva a Canevoi di Ponte nelle Alpi (Belluno), sposato, con due figli. W.F. Negli ultimi giorni - ammettono amici e colleghi - era un po’ assente e depresso. Ma lui era conosciuto a Ponte e nel circondario soprattutto perché amava scultura e pittura, esponeva le sue opere. Con la sua arte di scalpellino ha rappresentato Ponte nella Alpi in una puntata della trasmissione televisiva Geo&Geo. E poi amava lo sport: era un podista valente, lo appassionava anche lo scialpinismo. E non si tirava indietro come volontario aiutando nelle organizzazioni delle attività agonistiche, come la Transcavallo.



Valentino De Bona dell’Rsu della Fiom, sindacato a cui l’operaio era iscritto, lo ricorda uomo energico, attivo: «La sua morte ci colpisce profondamente. Siamo sconvolti. Siamo vicini alla moglie e ai due figli a cui rivolgiamo tutto il nostro affetto». Anche quelli della Comunità montana e il vicesindaco hanno portato le condoglianze di tutta la comunità alla famiglia.



Sulla morte di W.F. si interrogano tutti; anche perché l’operaio non ha lasciato alcun biglietto che motivasse il gesto. I suoi funerali sono previsti per domani martedì, alle 15, nell’arcipretale di Cadola di Ponte nelle Alpi.



E oggi intanto arriverà la lettera raccomandata dell’azienda dove lavorava che annuncia la procedura di messa in mobilità per la chiusura. Invensys - che produce timer per elettrodomestici - aveva dato l’annuncio dell’allontanamento di 166 lavoratori nei giorni scorsi. E da oggi, lunedì. come prevede la legge ci saranno 45 giorni di tempo perché proprietà e sindacati, in sede aziendale, trovino un accordo. Se una trattativa si rivelasse impossibile resterebbero altri 30 giorni per spostare il dibattito in Provincia. Terminati quindi i complessivi 75 giorni massimi previsti, l’azienda si ritroverà a pagare a tutti il mancato preavviso di licenziamento.



Intanto, in azienda, il presidio continua 24 ore su 24 (sarà chiuso per il funerale). Con tanti cittadini che si recano alla casetta per fare compagnia ai dipendenti che difendono il proprio posto di lavoro.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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