BELLUNO - C’è anche il centro culturale islamico "Assalam" di Ponte nelle Alpi nel documento del ministero dell’Interno che elenca le moschee da "bollino nero" per il possibile rischio attentati. Il documento risale al marzo scorso e è stato riassunto in una cartina in cui sono evidenziate le 7 "moschee a rischio" in Italia, commentata venerdì sera nella trasmissione "Dalla vostra parte" di Rete4. Tra le altre Varese, Milano, Napoli, Roma, Como e Sellia Marina (Catanzaro).
La moschea di Ponte nelle Alpi è finita nella lista nera per essere stata direttamente o indirettamente coinvolta in inchieste sul terrorismo. Da lì infatti era partito l’imbianchino bosniaco Ismar Mesinovic, morto combattendo per il Califfato nei primi giorni del gennaio 2014. E dalla sua morte era partita l’inchiesta della distrettuale di Venezia sui reclutatori di terroristi a Nordest. Le indagini dei Ros di Padova hanno scandagliato tutte le persone che hanno avuto contatti con l’imam del terrore Bilal Bosnic, 42 anni, arrestato in Bosnia con l’accusa di aver reclutato guerriglieri per l’Isis...
© RIPRODUZIONE RISERVATA La moschea di Ponte nelle Alpi è finita nella lista nera per essere stata direttamente o indirettamente coinvolta in inchieste sul terrorismo. Da lì infatti era partito l’imbianchino bosniaco Ismar Mesinovic, morto combattendo per il Califfato nei primi giorni del gennaio 2014. E dalla sua morte era partita l’inchiesta della distrettuale di Venezia sui reclutatori di terroristi a Nordest. Le indagini dei Ros di Padova hanno scandagliato tutte le persone che hanno avuto contatti con l’imam del terrore Bilal Bosnic, 42 anni, arrestato in Bosnia con l’accusa di aver reclutato guerriglieri per l’Isis...
