BELLUNO - La frana caduta a San Vito di Cadore, circa 100mila metri cubi di fango e sassi, che ha provocato tre morti, era stata rilasciata dal sovrastante monte Antelao ancora l'anno scorso e si era fermata in quota, alle spalle del paese. La bomba d'acqua di ieri sera l'ha rimessa in movimento ed è scivolata in basso distruggendo la strada del rifugio Scotter, la pista da sci e l'impianto di risalita, coinvolgendo anche cinque auto. È la spiegazione data della tragedia dall'assessore di San Vito di Cadore, Andrea Fiori: «Pesanti sassi hanno schiacciato le auto come scatole di sardine», ha spiegato l'assessore.
Ultimo aggiornamento: 13:01
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