Bimba veneziana caduta nel torrente
resta gravissima, aperta un'inchiesta

Lunedì 3 Marzo 2014
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BELLUNO - Da ieri pomeriggio, la bimba veneziana di 6 anni caduta nel torrente ghiacciato a Selva di Cadore lotta per la vita nel reparto di rianimazione di Trento. Pare abbia dato un timido segnale di miglioramento, ma la prognosi resta riservatissima.



Il suo corpo è rimasto nell’acqua gelida per circa un’ora. Il grande dubbio sulla vicenda è capire come abbia fatto, da sola, ad arrivare fin lì. Il caso resta all’attenzione dell’intera comunità bellunese, non solo emotivamente, ma anche sotto il profilo di eventuali responsabilità.



È stato inviato oggi alla Procura di Belluno dai carabinieri di Cortina d'Ampezzo il rapporto sull'incidente. Gli investigatori dell'Arma hanno svolto gli accertamenti del caso e sentito vari testimoni, giungendo alla conclusione che la dinamica sarebbe quella di un incidente. Spetterà ora alla magistratura, sulla base delle informazioni dell'Arma, valutare se vi siano o meno responsabilità di terzi.



La dinamica. Dopo l'allarme sono bastati pochi minuti, ai primi soccorritori, per individuare la bambina, scivolata nel torrente Loschiesuoi, non distante dal luogo della scomparsa. Un medico ha prestato subito le prime cure alla bimba, mentre sopraggiungeva l'auto medica da Agordo e da Pieve di Cadore decollava l'elicottero del Suem, fermato però da un muro di nebbia in valle di Zoldo. Arrivato l'altro elicottero da Bressanone (Bz) ha imbarcato la piccola per trasportarla all'ospedale di Trento.



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Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 18:49