CORTINA (BELLUNO) - I carabinieri della Compagnia di Cortina stanno sentendo in queste ore persone che possano far chiarezza su quanto accaduto lunedì sera sulla strada verso il Falzarego, alla curva dopo l’hotel Pocol.
Qualcuno aveva visto a terra sangue, una lunga scia e uno stivale da donna: poco più in alto un paio di occhiali da vista. Sembrava un vero e proprio giallo e si temeva di ritrovare un corpo o una persona ferita.
Alle 21 di lunedì sera sul posto l’intervento dei carabinieri, coordinati dal capitano Eugenio Fatone, che hanno immediatamente raccolto tutti gli elementi utili a comprendere quello scenario. Fatto il tampone, a scopo precauzionale, del sangue, verosimilmente umano ritrovato sull’asfalto e repertato tutto. Sul posto anche la polizia, i cani della Guardia di Finanza e i vigili del fuoco. Si è lavorato fino alle 4.
Se lo scenario che si presentava nell’immediatezza del fatto era inquietante, mano a mano che vanno avanti gli accertamenti dall’Arma vengono categoricamente escluse «piste tragiche e fantasiose».
Una lite di una coppia? Questa sarebbe l’ipotesi più probabile e in quel caso se le lesioni non sono gravi sarebbero procedibili a querela, quindi non ci sarebbe nemmeno reato se la donna non ha denunciato alle forze dell’ordine. Al momento i carabinieri hanno accertato l'assenza di denunce così come di richieste di soccorso ai presidi sanitari della zona Bellunese e Bolzano.
La prima testimone sentita è stata la donna di Terni che alloggia all’hotel Pecol. M.M.M. ha visto l’auto azzurra a folle velocità verso il Falzarego con due persone che litigavano e urlavano. Poi il passeggero che apre la portiera e poi più nulla. I carabinieri stanno sentendo in queste ore diverse persone, ma non confermano né smentiscono di aver individuato l’auto e i protagonisti. Solo nelle prossime ore sarà svelato il rebus del Falzarego.
La ricostruzione più probabile quindi sarebbe la lite di una coppia non del posto: si fermano lei scende sanguinante. Viene perso lo stivale, forse lanciato da lui verso di lei, più avanti gli occhiali. Poi si rimettono in auto e proseguono con la loro marcia. Solo nelle prossime ore si saprà di più.
Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 09:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA Qualcuno aveva visto a terra sangue, una lunga scia e uno stivale da donna: poco più in alto un paio di occhiali da vista. Sembrava un vero e proprio giallo e si temeva di ritrovare un corpo o una persona ferita.
Alle 21 di lunedì sera sul posto l’intervento dei carabinieri, coordinati dal capitano Eugenio Fatone, che hanno immediatamente raccolto tutti gli elementi utili a comprendere quello scenario. Fatto il tampone, a scopo precauzionale, del sangue, verosimilmente umano ritrovato sull’asfalto e repertato tutto. Sul posto anche la polizia, i cani della Guardia di Finanza e i vigili del fuoco. Si è lavorato fino alle 4.
Se lo scenario che si presentava nell’immediatezza del fatto era inquietante, mano a mano che vanno avanti gli accertamenti dall’Arma vengono categoricamente escluse «piste tragiche e fantasiose».
Una lite di una coppia? Questa sarebbe l’ipotesi più probabile e in quel caso se le lesioni non sono gravi sarebbero procedibili a querela, quindi non ci sarebbe nemmeno reato se la donna non ha denunciato alle forze dell’ordine. Al momento i carabinieri hanno accertato l'assenza di denunce così come di richieste di soccorso ai presidi sanitari della zona Bellunese e Bolzano.
La prima testimone sentita è stata la donna di Terni che alloggia all’hotel Pecol. M.M.M. ha visto l’auto azzurra a folle velocità verso il Falzarego con due persone che litigavano e urlavano. Poi il passeggero che apre la portiera e poi più nulla. I carabinieri stanno sentendo in queste ore diverse persone, ma non confermano né smentiscono di aver individuato l’auto e i protagonisti. Solo nelle prossime ore sarà svelato il rebus del Falzarego.
La ricostruzione più probabile quindi sarebbe la lite di una coppia non del posto: si fermano lei scende sanguinante. Viene perso lo stivale, forse lanciato da lui verso di lei, più avanti gli occhiali. Poi si rimettono in auto e proseguono con la loro marcia. Solo nelle prossime ore si saprà di più.
