CORTINA - Uno studio medico abusivo, realizzato nell'abitazione del professionista, è stato sequestrato dalla guardia di finanza di Cortina d’Ampezzo, nel corso di una verifica fiscale. Il provvedimento è stato preso perché, a giudizio degli investigatori, c'erano gravi carenze igieniche.
Il medico - peraltro anche dipendente di un ospedale pubblico - aveva realizzato lo studio nelle vicinanze del capoluogo della conca ampezzana. Durante la verifica i militari hanno scoperto dei locali di circa 80 metri quadrati adibiti alla pratica dell’agopuntura e della mesoterapia. Lo studio era dotato di tre lettini, ma non aveva luci, aerazione, arredi, pareti e pavimentazione conformi alla normativa. Le condizioni igienico sanitarie erano pessime, erano presenti numerosi tappeti impolverati, macchine sterilizzatrici arrugginite e dispositivi medici provenienti dalla Cina privi dell’etichettatura in italiano. La raccolta dei rifiuti sanitari non era conforme alle disposizioni ed addirittura nel box doccia del bagno dei clienti è stato trovato un grosso cumulo di lenzuola di carta per lettini, con evidenti tracce di sangue.
La cosa che, però, più ha preoccupato i militari è stato il fatto che, sia nello studio ufficiale che in quello non dichiarato, è stata trovata una grande quantità di medicinali scaduti, in molti casi già dal 2008, e tuttora utilizzati; parte di essi risulterebbe essere addirittura di provenienza ospedaliera. Il professionista è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Belluno per peculato e violazioni alle leggi sanitarie, tra cui la somministrazione di medicinali scaduti.
Anche al fine di tutelare i pazienti (che pagavano anche 350 euro per un ciclo di terapie), sono stati posti i sigilli allo studio medico non dichiarato e sono stati sequestrati tutti i medicinali scaduti.
Servizi e approfondimenti sull'edizione di Belluno del Gazzettino in edicola martedì 11 febbraio
Ultimo aggiornamento: 16:26
Il medico - peraltro anche dipendente di un ospedale pubblico - aveva realizzato lo studio nelle vicinanze del capoluogo della conca ampezzana. Durante la verifica i militari hanno scoperto dei locali di circa 80 metri quadrati adibiti alla pratica dell’agopuntura e della mesoterapia. Lo studio era dotato di tre lettini, ma non aveva luci, aerazione, arredi, pareti e pavimentazione conformi alla normativa. Le condizioni igienico sanitarie erano pessime, erano presenti numerosi tappeti impolverati, macchine sterilizzatrici arrugginite e dispositivi medici provenienti dalla Cina privi dell’etichettatura in italiano. La raccolta dei rifiuti sanitari non era conforme alle disposizioni ed addirittura nel box doccia del bagno dei clienti è stato trovato un grosso cumulo di lenzuola di carta per lettini, con evidenti tracce di sangue.
La cosa che, però, più ha preoccupato i militari è stato il fatto che, sia nello studio ufficiale che in quello non dichiarato, è stata trovata una grande quantità di medicinali scaduti, in molti casi già dal 2008, e tuttora utilizzati; parte di essi risulterebbe essere addirittura di provenienza ospedaliera. Il professionista è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Belluno per peculato e violazioni alle leggi sanitarie, tra cui la somministrazione di medicinali scaduti.
Anche al fine di tutelare i pazienti (che pagavano anche 350 euro per un ciclo di terapie), sono stati posti i sigilli allo studio medico non dichiarato e sono stati sequestrati tutti i medicinali scaduti.
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