«Se un figlio di...» e arriva il ceffone
Dal campo di calcio al tribunale

Mercoledì 7 Ottobre 2015 di Olivia Bonetti
«Se un figlio di...» e arriva il ceffone Dal campo di calcio al tribunale
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CESIOMAGGIORE - Si è aperto il processo che vede due calciatori (un attaccante dell’Alpes Cesio e un altro calciatore del Monte Tomatico) uno contro l’altro anche in tribunale, oltre che in campo.

Andrea Fontana, 34 anni di Feltre e Marco Turrin, 45 anni, residente a Pedavena, sono accusati rispettivamente di ingiuria il primo e lesioni personali e minaccia il secondo per lo scontro avvenuto nella partita del 22 marzo del 2009.

Quel giorno a Cesiomaggiore si disputava Alpes Cesio contro Monte Tomatico. Fontana ha raccontato che stava battendo un calcio d’angolo, quando sarebbe stato avvicinato dal Turrin che lo avrebbe ingiuriato. «Sei un figlio di... ora il naso te lo rompo io». È così che poi lo scontro sarebbe finito tornando negli spogliatoi dove sarebbe stato sferrato uno schiaffo al volto di Fontana.

Una botta tremenda alla parte destra del viso che gli avrebbe procurato un trauma facciale e delle ossa nasali oltre alla perforazione della membrana timpanica. Una ferita che avrebbe provocato l’indebolimento permanente dell’orecchio oltre a una malattia di 25 giorni. La vicenda era approdata in un primo momento di fronte al giudice di pace, ma poi come sollevato dalla difesa del Fontana, affidata all’avvocato Giuseppe Triolo è emerso che le lesioni erano superiori ai 20 giorni e quindi ieri mattina il caso è arrivato in tribunale. C’era l’udienza filtro di fronte al giudice Antonella Coniglio, con il pm Giuseppe Gulli (vpo). Fontana si è costituito parte civile per vedere risarciti i danni patiti, con l’avvocato Triolo. Non c’è stata invece la costituzione di Turrin che è difeso dall’avvocato Ferdinando Coppa. Il processo è stato aperto e rinviato all’udienza del 3 febbraio. Il giudice ha ammesso solo i testimoni del pm, escludendo le testimonianze e consulenze chieste dalla difesa.

Fontana avrebbe ingiuriato con vari epiteti l’avversario, secondo la ricostruzione della procura. Ma a Turrin si contesta oltre alle lesioni per lo schiaffo alla parte destra del viso al calciatore avversario anche la minaccia: «Adesso ti faccio vedere io, ora il naso te lo rompo, così hai un motivo per lamentarti».
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