Una città sotto la città: sono i rifugi
antiaerei del '38

Sabato 30 Maggio 2015 di Alessia Trentin
Una delle gallerie
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BELLUNO - Sono stati usati come magazzini per bibite dal gestore di un locale della zona, ma anche spazio per le esercitazioni di poligono della polizia e circa un anno fa Bellunolanotte avrebbe voluto organizzarvi una festa ma, per motivi di sicurezza, l'idea saltò. I rifugi antiaerei che si aprono sotto la città esercitano un grande fascino ma, oggi, l'amministrazione non sa cosa farne. In tutto potevano offire riparo ad almeno 6mila cittadini.













Sono quattro in tutto, costruiti tra il 1938 e il 1942. Uno, quello più noto, ha l'entrata in via Alzaia, si snoda sotto via Dino Buzzati ovvero la «Panoramica», e ha un secondo accesso pochi metri più sù all'altezza del semaforo che conduce a Borgo Piave. Sono 80 metri di gallerie che iniziano strette con curve ad angolo retto e si aprono in lunghi corridoi, dove vi potevano trovare riparo fino a 1200 persone. Sui muri scritte imperiose ricordavano, alla gente spaventata e impaurita per il bombardamento annunciato, qualche regola di buonsenso. Calma, Silenzio, Vietato fumare, Vietato sostare nei corridoi ed introdurre biciclette ed animali.



Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA