Le escursioni su Google view
mettono tutti d'accordo

Martedì 31 Marzo 2015
Le escursioni su Google view mettono tutti d'accordo
BELLUNO - Venti itinerari scelti tra quelli più semplici e suggestivi: le Dolomiti patrimonio Unesco finiscono su Street View di Google. Mulattiere e sentieri sparsi tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia da qualche giorno sono a portata di click, per tutti gli utenti del mondo. Si possono percorrere stando comodamente seduti in poltrona, si può uscire dal tracciato per osservare i dintorni, ci si può anche fermare e tornare indietro. Non è come essere sul posto, ma quasi. Si possono pianificare escursioni quasi azzerando ogni incognita. La novità, partita in via sperimentale la scorsa estate, è frutto dell'accordo tra la Fondazione Dolomiti Unesco e Mountain View, in California e, per le casse della Fondazione, è stata del tutto gratuita. Anzi, Google ha coperto le spese di assicurazione con 800 euro e qualcosa è anche avanzato. Un volano turistico senza spese di investimento. «Mettere le Dolomiti online è una grande opportunità - ha spiegato ieri, alla presentazione del progetto nella sala Affreschi della Provincia il segretario generale della Fondazione Marcella Morandini -. Il senso dell'operazione è infatti quello di invogliare i turisti a visitare le nostre montagne, promuovendo il bene con una modalità del tutto moderna». I 20 itinerari finiti finora in rete sono stati rilevati da operatori dei parchi naturali sparsi tra le tre regioni che, armati di zaino, elmetto con 15 obiettivi e palmare, sotto un peso di 25 chili e più hanno percorso i sentieri più semplici. In provincia sono già entrate nella rete le vette feltrine, il passo Giau e la piana di Mondeval, le Tofane di sotto, l'alta via numero 1 da Case Bortot al Bus del Buson e la valla del Mis. Tracciati che non rappresentano rischi nemmeno per il camminatore meno esperto. Le preoccupazioni espresse qualche giorno fa dal Cai, ieri di fronte alla spiegazione dettagliata del progetto, si sono dissipate. L'iniziativa è lodevole per tutti. «Inizialmente ci eravamo spaventati pensando a dei veri e propri video - spiega il portavoce del Cai Veneto Bruno Zannantonio, facendo un passo indietro rispetto alla polemica lanciata domenica -, che non rendendo l'idea delle difficoltà e dei tratti difficili dei sentieri, rischiavano di mettere a repentaglio la salute delle persone. Chiediamo solo una promozione corretta, e di venire coinvolti». E così sarà. Perché se la prima fase, sperimentale, dell'iniziativa si è conclusa lo scorso autunno, a giorni dovrebbe partire la seconda e il Cai ci sarà, a consigliare sulla scelta dei sentieri migliori.
Ultimo aggiornamento: 12:42
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