Vaticano, i due giornalisti hanno fatto solo il loro lavoro

Sabato 28 Novembre 2015
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Caro direttore,
vedo un certo agitarsi di opinionisti e politici in difesa degli due autori dei libri sul Vaticano. Due giornalisti che, grazie a quei segreti carpiti non si sa come, guadagneranno parecchi soldi e ora si ergono anche a simboli della libertà di stampa. Non vorrei sbagliarmi, ma se non sul banco degli imputati non ci fossero due giornalisti, i giornali non si occuperebbero della vicenda con tanta passione e attenzione. Appartenere a una casta, in Italia, ha sempre la sua importanza.


Nicola Pianon
Venezia

Caro lettore,
non sono abituato ad assolvere per partito preso i giornalisti e non credo di avere mai difeso nessuna casta, neppure quella a cui apparterrei. Ma mi pare che finora l'unica, vera responsabilità accertata a carico di Gianluigi Nuzzi e di Emanuele Fittipaldi, gli autori dei due libri sui segreti del Vaticano, sia quella di aver fatto il loro lavoro di giornalisti, venendo in possesso e pubblicando documenti di indubbio interesse pubblico, nessuno dei quali è stato smentito o ritenuto falso. Questo in Italia, fino a prova contraria, non è un reato, a meno che si dimostri, ma finora non è avvenuto, che per ottenere quei documenti i due cronisti siano ricorsi a minacce o a forme di ricettazione. Il fatto che per la Santa Sede quelli fossero atti segreti non è un problema dei giornalisti, ma tuttalpiù di chi ne doveva garantire l'alta riservatezza. Se poi a tutto questo aggiungiamo qualche piccolo ma non meno importante dettaglio, come il fatto che nei tribunali del Vaticano non sia possibile essere difesi da un proprio avvocato di fiducia (valgono solo quelli della Sacra Rota), credo che converrà sul fatto che qualche preoccupato interrogativo su questa vicenda sia giusto porselo. Dopodichè sarà anche vero che, come lei dice, c'è un certo agitarsi di giornali e politici intorno alla sorte di Nuzzi e Fittipaldi, ma, stranamente, finora il governo italiano non ha ritenuto di dover spendere neppure una parola su tutta la vicenda. Speriamo solo per momentanee ragioni di cautela diplomatica.
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