Marghera, vecchie industrie
e la nuova realtà del turismo

Mercoledì 6 Agosto 2014
Caro direttore,

a Treviso come in molte città italiane e straniere si estende sempre di più, il concetto di togliere mezzi pesanti, pullman turistici e auto dai centri storici, perchè - come si dice - si deve gustare passeggiando la storia delle città. Leggendo l'articolo di Andrea Molesini, che condivido pienamente, mi sono ricordato che in passato qualcuno ha creato l'area industriale di Marghera e il Canale dei Petroli, e di conseguenza è stato ampliato il porto. Successivamente è stata smantellata l'area di Marghera con il Porto, e i lavoratori sono stati messi in pensione e liquidati come se avessero completato tutta la carriera lavorativa indipendentemente dall'età.



Ora per restare nel tema dell'articolo di Molesini, e su Venezia dove le cose vanno alla rovescia, qualche "illuminato" ha riportato al porto 5.000 lavoratori per un lavoro sul turismo che, diversamente da quello industriale, è molto volubile sia per la moda, le guerre o semplicemente per programmazioni diverse che portano alla riduzione di presenze. Allora dovremmo sobbarcarci una seconda volta quanto è successo già al porto? Gli errori del passato non servono a niente?



Guerrino Rocchi

Venezia



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Caro lettore,

le attività economiche hanno una loro naturale ciclicità. La scommessa di un polo industriale a Porto Marghera fatta nei decenni scorsi si è rivelata vincente almeno sul piano occupazionale e ha creato uno dei poli industriali più grandi d'Europa. Ma per ragioni diverse, con il passare degli anni le attività produttive concentrate a Porto Marghera si sono dimostrate obsolete e incapaci di resistere alle mutate condizioni dell'economia globalizzata e all'emergere di nuovi competitor.



Succederà lo stesso per il turismo da crociera? In un arco di tempo medio-lungo non è da escludere che altre attività turistiche prendano il sopravvento o che la crescita del settore croceristico si arresti. Ma per il momento è una realtà economica ed occupazionale importante di cui non si può non tenere conto.

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