Lo spread ai minimi significa
che il Paese è più affidabile

Sabato 28 Marzo 2015
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Caro direttore,

gradirei che qualcuno mi spiegasse il meccanismo per il quale lo spread scende sempre più mentre il debito pubblico cresce a dismisura, la disoccupazione è stabile al 12%, la produzione industriale è nettamente in discesa, le banche non concedono più fidi se non accompagnati da collaterali equivalenti alla richiesta, l'edilizia è al palo da anni, le piccole e medie aziende chiudono perchè non incassano dai loro clienti o dagli enti pubblici, la corruzione vola e qualche solone vede la ripresa. Noi piccoli e medi operatori economici, anche se preparati culturalmente e professionalmente, siamo travolti da una quotidianità che rispecchia quanto esposto e sicuramente diversa da quella che vogliono raccontarci.


Paolo Rebeschini



Padova



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Caro lettore,

lo spread misura la differenza tra il rendimento dei Btp italiani a dieci anni e i titoli di Stato tedeschi ad eguale scadenza. Più alto è lo spread, meno affidabile è un Paese perchè questo significa che per far acquistare i suoi titoli di Stato deve garantire tassi d'interesse quanto più elevati. Lo spread è un indicatore importante perchè, in un solo dato, fornisce la percezione che gli investitori internazionali hanno del grado di rischio di un Paese rispetto alla realtà economica europea ritenuta più sicura e solida, come è appunto la Germania. L'attuale trend positivo, cioè in discesa, dello spread in Italia può apparire in contrasto con l'andamento reale dell'economia che fa segnare ancora molti punti di crisi quando non di vera e propria stagnazione. Ma la contraddizione sta soprattutto nel fatto che lo spread tende da un lato ad anticipare le tendenze future dell'economia e dall'altro è influenzato anche da fattori, come la stabilità politica, che non sono facilmente misurabili in modo oggettivo. In ogni caso, l'effetto combinato di questi e di altri fattori fa sì che oggi in Italia, nonostante l'elevatissimo debito pubblico e una crescita ancora pericolosamente vicina allo zero, lo spread sia ai minimi. Questo però non significa che la ripresa è già iniziata e non ce ne siamo accorti. Ma che, sul piano finanziario, il nostro Paese è percepito come più affidabile e meno rischioso. Sarà vero? Speriamo di sì.

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