​Renzi come l’amico trascinatore
Ma la "compagnia" lo seguirà?

Mercoledì 2 Aprile 2014
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Caro direttore,

quando ero un po’ più giovane, diciamo negli anni ’80, mi trovavo, come molti miei coetanei, con la compagnia di amici in campo San Bartolomeo o campo San Luca a Venezia. Chi c'era iniziava a lanciare qualche proposta su come e dove passare la serata. Chi proponeva di andare a Mestre, chi proponeva il giro di bacari, chi il Lido, etc etc. Poi ogni amico che arrivava ovviamente portava le sue idee e di nuovo si ricominciava a discutere su quale fosse il modo migliore per passare la serata ovvero che prima di decidere bisognasse aspettare che arrivasse il Toni o Bepi di turno che loro sì erano specialisti nell'organizzare belle serate.



Fatto sta, caro direttore, che spesso e volentieri si passavano le serate discutendo di cosa fare invece di fare, finchè arrivavano le dieci e si andava tutti a casa e senza aver concluso nulla. Poi un bel giorno in compagnia è entrato un nuovo amico, al quale piu che chiacchierare piaceva mangiare, bere e divertirsi. E quindi avendo anche la predisposizione del leader, spesso dopo una breve discussione, riusciva a portare la compagnia al Lido, a Mestre, o al giro di bacari e finalmente la nostra compagnia combinava qualcosa. Quell'amico oggi si chiamerebbe Matteo Renzi.




Franco Gasperin

Venezia



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Caro lettore,

la sua metafora è arguta e davvero spiritosa. Ma forse pecca un po' di ottimismo. Potremmo infatti osservare che, finora, il nostro amico pieno di iniziative e di idee brillanti ha soprattutto promesso agli altri amici di smuoverli dall'andazzo inconcludente a cui erano abituati e di farli (finalmente) un po' divertire. Ma, vuoi per mancanza di tempo, vuoi soprattutto perché qualcun altro della compagnia è piuttosto riottoso ad accettare i suoi suggerimenti, il gruppo di amici mi sembra ancora fermo in piazza a chiacchierare, senza combinare granchè. Tanto è vero che l'amico brillante e intraprendente si sta un po' spazientendo e minaccia di mandare tutti a quel paese e di tornarsene a casa sua.



Ecco: direi che siamo a questo punto. Renzi ha messo sul tavolo le sue carte. Suscitando consensi, ma anche parecchi malumori soprattutto negli amici di vecchia data (i democratici). Non per questo sembra disposto a tornare indietro ne' a farsi inghiottire dalle chiacchiere infinite. Si tratta di capire però se lui sarà davvero capace di trascinare la compagnia e quanti lo seguiranno. Ma per saperlo non occorrerà attendere troppo tempo. Questione di giorni o di poche settimane.

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