Quando tv e giornali valgono più di un certificato ministeriale

Venerdì 2 Ottobre 2015
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Egregio direttore,

leggo sul Gazzettino del 30 settembre l’incredibile titolo: “E intanto la Rai certifica l’eccellenza dell’Usl di Cittadella”, con un altrettanto sconcertante sottotitolo: “Migliori servizi a costi più bassi, il primato dell’Azienda locale 15 sancito dal Ministero e nella trasmissione Porta a Porta”. Un giornalista che scrive in una testata nazionale dovrebbe essere un po’ più accorto a cosa e a come scrive. Il paragonare il Ministero competente alla trasmissione Porta a Porta, direi che ha quasi del blasfemo; mentre dare alla Rai il potere di “certificare” chichessia, potrebbe rasentare il reato nei confronti di veri “enti certificatori”. Non credo che il signor Michelangelo Cecchetto, che ha firmato l’articolo, non conosca il significato della parola in questione, mi chiedo quindi il perché l’abbia volutamente usare in modo scorretto. Quello che mi fa ancor più pensare è che questi due titoli sono stati approvati, dal superiore del signor Michelangelo e quindi, per estensione, anche da lei.




Antonio De Vecchi



Caro lettore,

innanzitutto mi permetta di suggerirle di essere meno severo. Comunque, prendo atto del vigoroso dissenso ma, pur con il timore di perdere la sua stima, mi assumo completamente la responsabilità di quanto scritto. E aggiungo che non lo trovo affatto sbagliato. Cercherò di spiegarle perchè. Naturalmente sappiamo bene che un Ministero e la trasmissione Porta Porta, che pure qualcuno ha definito la Terza Camera della politica italiana, sono cose ben diverse e non equiparabili. Tuttavia il fatto che anche una trasmissione tv tanto importante e seguita abbia raccontato in video l'eccellenza della Usl di Cittadella, è un attestato importante. Possiamo dire che Porta a Porta ha certificato agli occhi del grande pubblico televisivo ciò che finora era rimasto patrimonio dei soli addetti ai lavori. Del resto, piaccia o no, nella nostra società spesso qualcosa "esiste" ed è riconosciuto per quel che vale soprattutto nel momento in cui ottiene la ribalta della televisione o della carta stampata, cioè fino che i media ne certificano l'esistenza, se non l'eccellenza. Nonostante la rivoluzione di Internet, giornali e tv conservano infatti questa particolare forza: dare ( o togliere) credibilità, condizionare agende e gerarchie sociali e politiche. E questo spesso vale più di un certificato ministeriale
Ultimo aggiornamento: 15:35

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