Il fronte dei Porti e il Pd
diviso tra Veneto e Friuli

Martedì 2 Dicembre 2014
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Caro direttore,

il Pd, attraverso un suo molto influente politico (Debora Serracchiani, vice segretaria nazionale), tenta di mettere alla fame il Porto di Venezia a favore dello scalo di Trieste, facendo di tutto per portare le grandi navi da crociera nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia, boicottando politicamente ogni soluzioni per Venezia.

Possibile che il Pd, ritenuto fino a qualche anno fa il "partito dei lavoratori", stia portando avanti una politica per "disoccupare" il porto di Venezia (ci sono circa cinquemila lavoratori) a favore di altri lidi, senza che nessuno faccia niente, compresi i sindacati? E allora, veneziani e mestrini, continuiamo ancora a votare il Pd?

B.G.

Lido di Venezia



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Caro lettore,

i rappresentanti politici del Friuli Venezia Giulia sono impegnati su due fronti: da un lato cercano di approfittare delle difficoltà del Porto di Venezia e delle incertezze sul futuro dell'attività crocieristica in laguna per avvantaggiare lo scalo triestino; dall'altro sono determinati nel voler far naufragare il progetto veneziano di porto d'altomare noto anche come off shore. Ma questo attivismo non sorprende più di tanto: in fondo i friulani fanno il loro mestiere. Ciò che deve fare riflettere è altro. Il Pd, innanzitutto nelle cui fila militano tanto i maggiori sostenitori del porto d'altomare lagunare (i deputati veneziani) che la più feroce oppositrice del progetto, cioè la vice segretaria nazionale del partito, nonchè governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Una divergenza netta a cui sarà necessario, prima o poi, dare uno sbocco: o scegliendo in modo chiaro tra le due ipotesi (off shore sì, off shore no) o trovando una sintesi, peraltro assai complessa, tra le due posizioni. L'altro elemento su cui riflettere è l'incapacità di sfruttare la presenza di due porti a Nordest come punto di forza anzichè farne un'occasione di scontro. Il rischio è evidente: i conflitti fratricidi spesso si risolvono non con un vincitore, ma con due sconfitti.

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