Egregio direttore,
non capisco l'utilità d'introdurre il reato di omicidio stradale. Perché dovrebbe essere diverso se mi uccidono con un'autovettura piuttosto che investendomi con un deltaplano o a causa di un disastro navale? L'omicidio colposo è regolamentato dalle leggi attuali che prevedono aggravanti e attenuanti e quando i magistrati vogliono essere severi possono infliggere condanne pesanti. Chiedetelo al comandante Schettino che, scommetto, è stato punito molto più pesantemente dei tanti scafisti che continuano a causare morti tra gli immigrati! Semmai la questione è quella di stabilire che l'uso di droghe o alcool è un'aggravante e non un'attenuante come spesso i magistrati sostengono ("non era in grado di intendere e volere"); ma questo andrebbe in contraddizione con le recenti riduzioni delle pene per reati connessi agli stupefacenti... Comunque mi sento preso in giro dalla ritrovata severità da parte degli stessi politici che hanno appena votato un indulto!
Fabio Rossi
Sarmede (Treviso)
Caro lettore,
sull'introduzione nel nostro codice del reato di omicidio stradale anche gli esperti sono divisi e da più parti si sostiene ciò che lei afferma e cioè che la legge italiana mette già a disposizione dei magistrati norme e strumenti per punire in modo adeguato le conseguenze mortali di una condotta di guida scellerata.
Ma al di là di questa specifica questione, occorre comprendere che spesso inasprire le pene rischia di essere un semplice palliativo psicologico, dagli effetti pratici scarsi se non nulla.
Si possono infatti introdurre normative severissime e prevedere condanne durissime, ma se da un lato manca una radicata e diffusa cultura della legalità e dall'altro le sanzioni rimangono sulla carta e prevale l'incertezza della pena, cambierà poco o nulla.
Prima di introdurre nuove leggi sarebbe bene fare in modo che le condanne previste siano davvero scontate e che leggi che già esistono vengano applicate con rigore.
non capisco l'utilità d'introdurre il reato di omicidio stradale. Perché dovrebbe essere diverso se mi uccidono con un'autovettura piuttosto che investendomi con un deltaplano o a causa di un disastro navale? L'omicidio colposo è regolamentato dalle leggi attuali che prevedono aggravanti e attenuanti e quando i magistrati vogliono essere severi possono infliggere condanne pesanti. Chiedetelo al comandante Schettino che, scommetto, è stato punito molto più pesantemente dei tanti scafisti che continuano a causare morti tra gli immigrati! Semmai la questione è quella di stabilire che l'uso di droghe o alcool è un'aggravante e non un'attenuante come spesso i magistrati sostengono ("non era in grado di intendere e volere"); ma questo andrebbe in contraddizione con le recenti riduzioni delle pene per reati connessi agli stupefacenti... Comunque mi sento preso in giro dalla ritrovata severità da parte degli stessi politici che hanno appena votato un indulto!
Fabio Rossi
Sarmede (Treviso)
Caro lettore,
sull'introduzione nel nostro codice del reato di omicidio stradale anche gli esperti sono divisi e da più parti si sostiene ciò che lei afferma e cioè che la legge italiana mette già a disposizione dei magistrati norme e strumenti per punire in modo adeguato le conseguenze mortali di una condotta di guida scellerata.
Ma al di là di questa specifica questione, occorre comprendere che spesso inasprire le pene rischia di essere un semplice palliativo psicologico, dagli effetti pratici scarsi se non nulla.
Si possono infatti introdurre normative severissime e prevedere condanne durissime, ma se da un lato manca una radicata e diffusa cultura della legalità e dall'altro le sanzioni rimangono sulla carta e prevale l'incertezza della pena, cambierà poco o nulla.
Prima di introdurre nuove leggi sarebbe bene fare in modo che le condanne previste siano davvero scontate e che leggi che già esistono vengano applicate con rigore.
