Nozze gay, la Corte di Strasburgo deve rispettare storia e cultura di ogni Paese

Venerdì 24 Luglio 2015
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Egregio direttore,

la Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per non aver riconosciuto e trascritto i matrimoni tra omosessuali. Ma cosa vengono ad imporre questi paladini dei diritti umani e dell'etica morale? È ora di finirla con questa interminabile querelle ed ora con le loro imposizioni. Non possiamo decidere in autonomia neanche questo? Teoria dei gender, insegnamento a scuola da parte di estranei alla didattica, non fanno altro che indispettire la gente comune. Proprio non ne possiamo più. Dobbiamo sottostare sempre a diversi diktat e sempre più bizzarri. Non ci sono altre priorità più importanti come il lavoro, il terrorismo, le difficoltà economiche? Si facciano approvare solo alcune leggi. Quelle per riconoscere solo alcuni diritti umani, quelli indispensabili. La possibilità di aver in assegnazione una casa, una assistenza sanitaria, una reversibilità. Coloro che vogliono convivere senza sposarsi in chiesa o con rito civile sia considerato coppie di fatto come quelle omosessuali e senza cerimonie ed ostentazioni. Mi da fastidio la frase Strasburgo boccia l'Italia. Ma è mai possibile che noi Italiani dobbiamo dipendere dall' Unione Europea su tutto anche su cose delicate e morali? Perché non possiamo essere autonomi su questioni che riguardano la coscienza? Abbiamo già i "gendarmi economici" che ci tengono d'occhio obbligandoci a continui sacrifici e strette di cinghia. Insomma, siamo succubi su tutto. Io sono deluso da questa Unione europea che pensavo diversa.




Giacomo Mella

Pordenone



Caro lettore,

credo ci sia ben altre e più profonde ragioni per essere delusi dall'Unione Europea, i cui leader sembrano paradossalmente impegnati a far crescere nei popoli un sentimento anti europeo, invece che a cementare sentimenti comuni. La sentenza della Corte di Strasburgo sulle nozze gay va però correttamente interpretata: in Europa c'è una Corte, quella appunto di Strasburgo, a cui i cittadini, in questo caso tre coppie gay, possono rivolgersi per veder tutelati propri diritti che ritengono essere stati lesi o calpestati. La Corte non ha quindi potestà legislativa e le sue sono sentenze non sono equiparabili alle direttive Ue: hanno o possono avere un forte valore politico, ma non hanno valore di legge. Detto ciò, nella sentenza di Strasburgo non c'è nulla di scandaloso o di eversivo: è un tema da tempo al centro del dibattito anche in Italia. Ma su argomenti come questo bisognerebbe tener nel debito conto che ogni Paese ha la propria storia, le proprie sensibilità, la propria cultura: E quindi anche i propri tempi e le proprie dinamiche. Che andrebbero rispettate. Da Strasburgo e da Bruxelles.

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