Il Mose e la speranza di vedere un’opera senza furbi e tangenti

Martedì 24 Febbraio 2015
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Caro direttore,

ho seguito con molto interesse e tanta amarezza sin dal suo esordio la vicenda del Mose, così ben descritta dal nostro giornale. Dopo l’ennesimo aggiornamento di ieri, mi sono definitivamente convinto che il protagonista Mazzacurati merita tutta l’ammirazione e la stima per aver saputo magistralmente orchestrare sifatta partita. Se tutti, specie coloro che agiscono ad un buon livello di responsabilità, mettessero nel far bene lo stesso impegno, la stessa passione, l’equilibrio, la puntualità, la discrezione e l’arguzia che egli ha dimostrato nel tirare le fila di questa malaugurata vicenda, curandosi di puntellare l’impianto con tanti altri settori di intervento, al fine di non far mancare mai una continuità anche a chi non sarebbe in seguito più servito, l’azienda Italia andrebbe alla grande.

Si sa che nelle vie del male l’astuzia si esprime al meglio (lo dice anche Gesù nel Vangelo, quando invita i suoi a farsi altrettanto furbi nel procurarsi le credenziali per la vita eterna), ma non per questo non bisogna evitare di disconoscerla. Condanna totale dunque per tutti i corrotti, specie per i politici che avrebbero dovuto spendere le loro energie per snellire le pastoie della burocrazia, invece di mangiarsi, mai sazi. i nostri soldini. Medaglia d’oro invece all’artefice in argomento.

Mi permetta una domanda, forse retorica: se Mazzacurati non avesse combinato quello che ha combinato, siamo sicuri che ora avremmo il Mose?




Plinio Borghi

Mestre




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Caro lettore,

Mazzacurati è il padre del Mose, nel bene come nel male. E difficilmente un figlio nasce senza l'apporto di un padre. Detto ciò, vorrei poter vivere in un Paese in cui un'opera pubblica possa essere realizzata senza ricorrere alle furbizie e alle diaboliche scaltrezze di qualche mefistofelico genio del male. E senza che diventi una greppia in cui in troppi, non solo i politici, possono pescare a piene mani ed arricchirsi, facendo pagare il conto finale ai cittadini-contribuenti.

Sarò un illuso ma continuo a pensare e a sperare che ciò sia possibile.

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