Bandiere No grandi navi e violenze
a Roma: ecco chi strumentalizza

Martedì 15 Aprile 2014
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Caro direttore,

mi ha lasciato abbastanza stupito la foto che il Gazzettino ha pubblicato ieri in prima pagina. Con quella bandiera No Grandi Navi in mezzo a caschi e altri arnesi (petardi e bastoni, scrivete) usati dai settori pi violenti della manifestazione di Roma.

Mi sembra un tentativo di strumentalizzare la battaglia veneziana contro le Grandi Navi, di assimilarla a manifestazioni violente che non c'entrano nulla. La pregherei comunque, se decider di pubblicare questa lettera (e credo che non lo far), di non mettere il mio nome e cognome, ma solo le inziali.


S.F.

Venezia



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Caro lettore,

se c' qualcuno che, in questa vicenda, ha cercato di strumentalizzare la battaglia contro le Grandi Navi non siamo certamente noi. Bens coloro che, con intenti non proprio pacifici, sono andati in piazza sabato scorso a Roma armati di caschi e spranghe e issando un vessillo contro le Grandi Navi.

Un tentativo di appropriarsi e, appunto, di strumentalizzare un dibattito, quello sul passaggio dei grattacelli del mare in Bacino San Marco, che nulla aveva a che fare con la manifestazione romana e che, almeno finora, stata certamente molto vivace e dialetticamente anche rovente, ma, salvo episodi sporadici, non ha mai oltrepassato i limiti della legalit. Se la presenza in piazza a Roma di quella bandiera nei settori pi violenti del corteo sia un'iniziativa individuale o invece il pi preoccupante segnale che qualcuno ha intenzione di "alzare il livello dello scontro" anche intorno alla questione Grandi Navi non lo sappiamo e non compito nostro scoprirlo. Ma era invece compito nostro dare conto della presenza di quel vessillo.

Naturalmente lo sappiamo: la realt spesso scomoda. E a molti farebbe comodo nasconderla. O almeno dissimularla.

Ultimo aggiornamento: 14:04

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