Perchè Valeria (suo malgrado)
è diventata un simbolo

Lunedì 14 Dicembre 2015
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Caro direttore
dopo l’orrore di Parigi si sono celebrati i funerali di Valeria Solesin, la ragazza vittima dell’Isis. I veneziani si sono raccolti in gran numero per commemorarla. Un volo di Stato è stato messo a disposizione per il trasferimento della salma. Le più alte cariche dello Stato si sono trasferite da Roma per prender parte al rito funebre. Perdere un figlio è un dolore immenso, un’angoscia che ti segue per la vita. Però in molti consideriamo eccessive tutte queste iniziative per commemorare una studentessa dal sorriso luminoso capitata nel momento sbagliato nel luogo sbagliato. Le sono stati tributati onori come se avesse compiuto un atto eroico. Se fosse stata meno avvenente avrebbe avuto altrettanta considerazione?

Oscar Marcer

Soligo (Treviso)

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Caro lettore,
in ogni momento storico ci sono vittime che hanno un valore altamente simbolico. Un valore che non dipende dalla freschezza della giovane età o dalla grazia di un bel viso, ma dal contesto e dal luogo in cui la tragedia si consuma. Valeria è diventata, suo malgrado, il simbolo dello scontro in atto tra il fanatismo estremista islamico e la nostra cultura, il nostro modo di essere. La sua morte, per la cieca violenza e la tragica imprevedibilità con cui si è consumata, ci chiama tutti a fare i conti con la banalità del male e l'energia dell'odio che il terrorismo esprime. È un dramma che, anche per il luogo in cui si è consumato, Parigi la capitale dei valori dell'illuminismo, costringe noi, figli dell'occidente, a interrogarci sul nostro presente e sul nostro futuro, sulla nostra identità e sulla nostra storia, su come dobbiamo e possiamo difenderla e migliorarla contro chi la vorrebbe invece calpestare. Ci sono momenti storici in cui all'uomo è richiesta una consapevolezza che talvolta solo una tragedia immane e indescrivibile, quale è la morte di una giovane figlia, che avrebbe potrebbe essere la figlia di ciascuno di noi, è in grado di generare. Per questo la storia di Valeria ha smosso le coscienze di tanti uomini e donne che, prima ancora che si decidessero i funerali di Stato, hanno voluto renderle silenziosamente e spontaneamente omaggio, recandosi in migliaia alla camera ardente. Certo, anche il suo bel sorriso è importante. Perché ci aiuta a ricordare la brutalità infinita di chi ha voluto spegnerlo.
Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 14:30

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