Migranti, non soltanto
un problema di umanità

Domenica 5 Luglio 2015
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Caro direttore,

Omar Abdirashid, Moktar Alì Zubey, Salva Kiir, Riek Machar sono nomi che ai più non dicono nulla, politici compresi. Eppure dovrebbero dire qualcosa perchè i derelitti che ci troviamo oggi scaricati qui, fuggono proprio da loro, da questi "signori della guerra" che foraggiamo attraverso la farsa degli "aiuti umanitari" e con cui abbiamo strettissimi e loschi rapporti commerciali. Tutto noto e protocollato in report Onu, Unicef, Fao, dai video e dalle testimonianze di missionari e volontari delle organizzazioni no profit. Qualcuno è pure morto per dirlo, come Ilaria Alpi. Anthony Lake, direttore esecutivo Unicef, scrive in un report di quest'anno dal Sud Sudan: "Le bambine vengono regolarmente stuprate e poi bruciate vive, i bimbi legati a gruppi e sgozzati o evirati e lasciati morire dissanguati". Ecco i risultati dei nostri comportamenti nefandi che pensavamo lontani e che ora abbiamo sull'uscio di casa a reclamare un tozzo di dignità. Quella che il rieletto governatore del Veneto dice "massacrata dalle istituzioni" non accorgendosi del clamoroso autogol. La "vetrina" della stazione di Treviso con quegli esseri umani esposti come saldi di fine stagione è la fotografia dello squallore di un'impotenza voluta, cercata e fomentata al grido di "terroristi". Mai "esseri umani", persone. I tanti Pilato che apprendono dai social dell'arrivo di questi disgraziati e rifiutano ogni tipo d'assistenza dovrebbero lasciare le loro cariche per manifesta incapacità e perchè infangano il tricolore su cui hanno giurato. Plaudo invece al sindaco di Treviso che nell'avvilente menefreghismo di tanti suoi colleghi ha trovato una soluzione sufficientemente dignitosa non abdicando al suo ruolo.


Vittore Trabucco



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Caro lettore,

lasciamo perdere gli eccessi e le indegne sparate di qualcuno alla ricerca di facili consensi. Stiamo ai fatti: su 300 migranti arrivati a Padova da marzo a giugno solo 30 hanno dimostrato di avere i requisiti per essere considerati profughi o rifugiati, secondo quanto prevede l'alto commissariato dell'Onu. Solo il 10 per cento ha il diritto al permesso di soggiorno e la possibilità di cercare un lavoro perchè proviene da paesi dove spadroneggiano i vari Salva Kiir, il sanguinario presidente-dittatore del Sudan del Sud, sparsi nel continente africano. Gli altri sono semplicemente immigrati clandestini. Non vengono da zone di guerra, non hanno subito atrocità, non hanno convissuto con squadracce della morte che sgozzavano e violentavano donne e bambini. Certo fuggono da Paesi più poveri dei nostri, arrivano in Italia e in Europa alla ricerca di migliori condizioni di vita. Il problema è che noi non siamo in grado di accoglierli tutti, non possiamo assicurare loro un lavoro e una casa. E non possiamo neppure permettere che molti di loro vadano a ingrossare le file della malavita. Per questo del resto sono state fatte, in Italia come altrove, leggi che regolano i flussi migratori. E per questo ridurre il dibattito sui migranti a un problema di solidarietà o di umanità, dividendosi tra presunti buoni e presunti cattivi è sbagliato e fuorviante.
Ultimo aggiornamento: 14:21