Pd Veneto sconfitto, c'è chi
deve fare un passo indietro

Mercoledì 17 Giugno 2015
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Caro direttore,

ha ragione Alessandra Moretti nel sostenere la necessità di una nuova classe dirigente nel Pd Veneto, nella segreterie provinciali fino ad arrivare nei circoli. Questa tesi, sostenuta anche da Massimo Cacciari che nei giorni scorsi ha fatto una profonda analisi sulla sconfitta di Venezia, è quella condivisa anche da tanta gente, militanti e simpatizzanti che mi capita di incontrare ogni giorno e con i quali discuto. Ora serve subito una nuova classe dirigente che abbia la capacità di ascoltare e dialogare con il popolo e che abbia la capacità di portare nel Palazzo le preoccupazioni e le questioni sollevate dai cittadini. Il Pd perde laddove nega ai propri iscritti, come me, di fare tutto ciò. E i risultati si sono visti, anche nei Comuni piccoli, come il mio (Fregona), dove rispetto alle Europee del 2014 sono stati persi centinaia di voti. Chiunque avverte la distanza della gente dalla politica e la paura che la gente ha ad esempio dell'arrivo oramai quotidiano di nuovi profughi. Lo sbaglio del Pd specie in Veneto è stato quello di sottovalutare quest'ultima questione che va affrontata. Ragione ha chi afferma che oramai il Pd non è più un partito ben radicato sul territorio: serve che onorevoli, consiglieri regionali e provinciali tornino ad occuparsi delle questioni locali, solo così si potrà riavvicinare le persone alla politica.


Daniele Dal Mas



Fregona (Treviso)



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Caro lettore, non mi piacciono nè le ghigliottine nè le punizioni esemplari. Da osservatore delle vicende della politica penso però che chi esce sconfitto in modo clamoroso ed evidente da un confronto elettorale dovrebbe, come prima cosa, trarne le logiche conseguenze: fare un passo dietro, assumendosi le proprie responsabilità e liberando il campo da ogni personalismo. Il Pd in Veneto ha rimediato una batosta storica alla regione Veneto dopo aver annunciato fino al giorno prima del voto che la vittoria era a portata di mano. E ha rimediato un 5 a 0 nei ballottaggi, perdendo dopo alcuni decenni anche la guida di Venezia. Di fronte a quest'ultimo risultato il segretario veneziano del Pd, Emanuele Rosteghin, ha prontamente annunciato le sue dimissioni. Altri nel Pd Veneto mi sembrano però assai più riluttanti a seguirne l'esempio. Forse il problema comincia proprio da qui.
Ultimo aggiornamento: 13:29

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