La guerra va sempre evitata
ma Putin deve essere fermato

Mercoledì 3 Settembre 2014
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Caro direttore,

la Russia verrà ancora sanzionata dall'Onu per il supporto ai filorussi in Ucraina con ulteriori gravi conseguenze per l'economia del nostro Paese. Sinceramente ci capisco poco e mi riesce veramente difficile capire e pensare che altri Stati a cominciare dagli Usa continuano ad armare o finanziare altre truppe ribelli o altri Stati impegnati in guerre interminabili, ma in questo caso l'Onu approva e non interviene con nessuna sanzione. Le guerre non hanno mai un unico colpevole, non dovrebbero nemmeno esistere, anche perchè se veramente l'Onu oppure gli Usa volessero la pace interverrebbero come bravi mediatori invece di esasperare una parte dei contendenti bloccandone le risorse economiche. Mi sbaglio o ci sono grandi interessi commerciali in gioco?




Emilio Carnes

Azzano Decimo (Pn)



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Caro lettore,

Oriana Fallaci scriveva che "la guerra non è una maledizione insita nella nostra natura: è una maledizione insita nella Vita. Non ci si sottrae alla guerra perché la guerra fa parte della Vita." Significa che dobbiamo rassegnarci ai conflitti, alle morte e alle distruzioni? No, al contrario: occorre fare di tutto per evitarle, ma sapendo anche che non è sempre possibile. Le guerre, lei dice, non hanno mai un solo responsabile: è vero. Ma spesso c'è qualcuno che ha qualche responsabilità in più nel farle deflagrare e nel non impedire che le situazioni degenerino. La Russia di Putin è animata da una volontà di potenza che sembra non conoscere limiti nè confini. Ha contribuito a determinare la crisi ucraina e ora la usa per misurare i rapporti di forza internazionali. Pretendere che l'Europa e la Nato restino con le mani di fronte o si affidino alle deboli capacità di mediazione dell'Onu di fronte alla scientifica arroganza dello zar russo non è sbagliato, è autolesionistico. Tutte le armi vanno messe in campo per frenare Putin. Ovviamente le prime sono quelle diplomatiche, poi quelle economiche. Ma arrivati a questo punto, non si possono escludere neppure quelle militari. E bene ha dunque fatto la Nato, con l'appoggio della Ue, a schierare le proprie forze armate sui confini dell'Est. C'è un antico principio che recita: se vuoi la pace prepara la guerra. Sperando, ovviamente, di non doverla fare mai.
Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 12:05

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