Egregio direttore,
sulla questione greca le parole si sprecano, alcuni membri della Bce dicono che le porte sono aperte o che la Bce darà la massima disponibilità per un accordo. Comunque la verità è una sola: la Grecia non ha un quattrino da rimborsare al Fmi o alla Bce e tanto meno per pagare pensioni, stipendi e quant'altro ed il popolo è quasi alla fame.
Morale, se non ci sono soldi come volete vada a finire...
Rimo Dal Toso
Padova
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Caro lettore,
sulla crisi greca si sono versati e si verseranno fiumi di inchiostro. Resta il fatto, incontrovertibile, che la Grecia in questi anni ha fatto crescere il suo reddito pro capite indebitandosi, cioè a spese degli altri Paesi soprattutto europei. È stato certamente sbagliato dare troppo credito e per troppo a lungo ad Atene e ai suoi governi. Ma questa è la realtà dei numeri. Ora il popolo greco ha tutto il diritto di decidere il proprio destino e di accettare o meno la ricetta che la Ue ha proposto. Non può pretendere di continuare a vivere al disopra delle proprie possibilità con i soldi degli altri. E quindi anche nostri.
sulla questione greca le parole si sprecano, alcuni membri della Bce dicono che le porte sono aperte o che la Bce darà la massima disponibilità per un accordo. Comunque la verità è una sola: la Grecia non ha un quattrino da rimborsare al Fmi o alla Bce e tanto meno per pagare pensioni, stipendi e quant'altro ed il popolo è quasi alla fame.
Morale, se non ci sono soldi come volete vada a finire...
Rimo Dal Toso
Padova
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Caro lettore,
sulla crisi greca si sono versati e si verseranno fiumi di inchiostro. Resta il fatto, incontrovertibile, che la Grecia in questi anni ha fatto crescere il suo reddito pro capite indebitandosi, cioè a spese degli altri Paesi soprattutto europei. È stato certamente sbagliato dare troppo credito e per troppo a lungo ad Atene e ai suoi governi. Ma questa è la realtà dei numeri. Ora il popolo greco ha tutto il diritto di decidere il proprio destino e di accettare o meno la ricetta che la Ue ha proposto. Non può pretendere di continuare a vivere al disopra delle proprie possibilità con i soldi degli altri. E quindi anche nostri.