A Venezia serve uno Statuto speciale
non proposte strampalate

Martedì 19 Agosto 2014
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Caro direttore,

per far rispettare Venezia bisognerebbe sanzionare i trasgressori con multe salate da pagare subito (c' il fermo di polizia fino a quando non viene pagata) come in molti Paesi europei. E non farsi ridere dietro quando il tutore della legge consegna la sanzione da pagare.


Q.R

Venezia



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Caro lettore,

in queste settimane abbiamo ascoltato tante ricette per salvare Venezia dal degrado. Molte proposte erano francamente un po'approssimative e stravaganti, dettate pi che altro dal desiderio di ritagliarsi un po' di agostana visibilit su giornali e tv. Ma tant': meglio che se ne parli. Il timore, infatti, che passata l'ondata estiva, ritornati nei loro paesi i vandali, il silenzio cali sui problemi della sostenibilit della citt. Il degrado di Venezia non un problema di ordine pubblico n di ticket da far pagare ai turisti meno facoltosi, quelli del "mordi e fuggi". Certo i soldi scarseggiano ed vero che sarebbe necessaria una maggiore severit nei confronti di chi non rispetta norme e leggi. Ma il problema va affrontato nella sua globalit, non a spizzichi e bocconi. N con grida manzoniane che lasciano il tempo che trovano. Venezia ha bisogno di uno statuto speciale, del riconoscimento cio da parte dell'Italia e anche dell'Europa di uno status che le consenta innanzitutto di vivere come citt, cio come comunit di cittadini e abitanti, e di affrontare con le risorse e gli strumenti necessari la gestione dei flussi turistici. Che non si possono cancellare come qualcuno vorrebbe. Anche perch il turismo per Venezia e sar essenziale. Ma deve convivere con una dimensione cittadina. Non sopraffarla come sta accadendo.
Ultimo aggiornamento: 15:31

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