Il diritto alla minigonna
e la "violenza" dei maschi

Martedì 15 Luglio 2014
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Caro direttore,

domenica mattina, all'annuncio del funerale in chiesa della ragazza massacrata e gettata nel lago di Garda, dal suo uomo, mi sono commosso. Domenica sera, fermo in auto al semaforo della malfamata "Stanga" di Padova, al passaggio di una ragazza che, sotto una gonna inguinale e sopra altissimi tacchi, esibiva le sue splendide e lunghissime gambe, feci a mia moglie (146 anni in due) le seguenti considerazioni. La donna ha il diritto e la libert di vestirsi come vuole; se poi giovane e dotata ha quasi il dovere di mostrare le sue grazie, per il piacere proprio, del prossimo, e per la gloria del Creatore della Bellezza. Ma ha parimenti il dovere di conoscere come fatta la natura dell'altra parte del mondo; e di valutare i pericoli e i rischi a cui si espone esponendosi in certi modi e in certi luoghi.


Domenico Ceoldo

Vigonza (Padova)



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Caro lettore,

lei fa considerazioni di buon senso. Tuttavia forse occorrerebbe farsi anche un'altra domanda: perch l'universo maschile dovrebbe avere una sorta di diritto genetico che, in qualche modo, lo legittima a sopraffare o a desiderare di farlo, una donna in base ai centimetri di pelle che costei mostra in pubblico? Non comodamente sbagliata l'idea che la "natura dell'altra parte del mondo" renda, in una certa misura, ineluttabili e inevitabili certi comportamenti violenti? Non mortificante, per gli uomini prima ancora che per le donne, il fatto che ancora oggi, tante volte, dopo un fatto di violenza contro una donna, si cerchi di instillare il dubbio: "Mah, in fondo un po' se l' cercata?". Io credo che la ragazza dalle splendide gambe che lei ha visto passeggiare per la Stanga voleva solo cercare di piacere a se stessa o di piacere a qualcuno che lei aveva scelto. Nulla di pi. Perch non potrebbe farlo? Perch ci sono esseri che ritengono sia giusto e normale far prevalere i loro istinti animaleschi su ogni altra cosa? Ma allora questo il "fenomeno" da combattere. Questi sono gli esseri umani da "rieducare", non le ragazze che scelgono di indossare una minigonna. Anche perch non ci possono esistere alternative: o una donna ha il diritto e la libert di vestirsi come vuole o non ce l'ha. Non ci pu essere una terza opzione.
Ultimo aggiornamento: 13:47